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PALESTRA AURELIUS, UN GRADITO RITORNO

15/06/2014 - 11.39.09

 

 

Fa il suo rientro nelle fila della boxe romana

di Alfredo Bruno

Martedi', 17 Giugno 2014 all’Empire Sport e Resort di Via degli Aldobrandeschi, 115 Roma ad organizzare c’è la sigla della Roma Tricolore, ma l’organizzazione reale è dell’ Aurelius Arena Boxe-Gym, la bellissima palestra che si trova in viale della Valle Aurelia 271/a, che fa così il suo rientro nelle fila della boxe romana in attesa di concludere l’iter burocratico.

Marcello Testasecca davanti all'entrata della palestra Aurelius

La serata vedrà in azione un bel gruppo di allievi del maestro Marcello Testasecca opposti ad avversari di un certo rilievo. La manifestazione che avrà inizio alle 20,30 è da non perdere per gli appassionati della noble art. La serata ha un titolo che è tutto un programma “Lassù qualcuno mi ama”, tratto dal famoso film interpretato da Paul Newman.
Marcello Testasecca ha le idee chiare e ci spiega come si è arrivati a ricordare il film autobiografico di Rocky Graziano: “ Il periodo in cui combattè Rocky Graziano era un’epoca di grandissimi campioni come Jake La Motta, Carmen Basilio, Rocky Marciano. Un periodo di fuoriclasse, tutti figli di emigranti sbarcati in America per una vita migliore. Significava indifferenza ed emarginazione, ma una cosa non ti lascerà mai- il veleno che hai dentro di te, che trasformato in energia vitale ti permetterà un giorno di dire “Ce l’ho fatta”. La prima palestra per Rocky Graziano fu la strada, era arrabbiato con la vita, ne pagò le conseguenze, ma ebbe la soddisfazione di risorgere con la boxe fino a diventare il campione del mondo e passare con la cadillac-cabrio tra una folla festante dal Bronx a Manhattan e tutti i quartieri dove aveva vissuto. Era felice e fu in quel momento che Rocky rivolto al cielo disse “lassù qualcuno mi ama”. Ero un ragazzino e fu il primo film di boxe che andai a vedere. Il cinema era il Belsito a piazza delle Medaglie d’Oro. Stavo con mio fratello Lillo. All’epoca avevamo un cugino, Roberto Testasecca, che era pugile, si allenava all’Audace e il suo preparatore era mio padre Ruggero, anche lui pugile che aveva combattuto all’epoca di Belardinelli e Rocchi, personaggi che hanno fatto la storia della boxe romana. Ho un dolce ricordo di mio padre che si esaltava davanti al televisore vedendo i match di Mazzinghi , Benvenuti, Loi. (Marcello Testasecca con due allievi) Guai a passargli davanti mentre combattevano questi campioni, si rischiava di brutto e sarebbe nata una lite furibonda. Questo era il clima che si viveva a casa mia e fu questo ad accendere e alimentare la passione per questo sport. Ricordi in bianco e nero come il film di Paul Newman. Il 19 maggio ho festeggiato le 56 primavere con il proposito di insegnare sempre in modo che “Lassù qualcuno mi ama” lo diranno anche i nostri ragazzi martedì 17 a fine serata. La boxe è uno sport molto impegnativo in un’epoca incerta dove tutte le difficoltà saranno prese a pugni da ragazzi eccezionali in cambio di un caloroso applauso e di una targa premio. Anch’io dentro di me in silenzio penserò che “lassù qualcuno mi ama” in attesa di organizzare un Memorial dedicato a mia madre Marisa, scomparsa recentemente, a cui invierò un bacio per ringraziarla per aver dedicato la sua vita alla famiglia”.
 
Alfredo Bruno