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RUSSELL CONTRO LOMACHENKO PER IL MONDIALE WBO PIUMA
20/06/2014 - 20.26.05
A Carson in California una delle fide più attesedi Giuliano Orlando Domani notte a Carson, cittadina californiana di 90.000 abitanti, a meno di 100 km. da Los Angeles, si disputa il mondiale tra il locale Gary Russell Jr. (24) e Vasyl Lomachenko (1-1) l’ucraino che ha scritto le più belle pagine nei dilettanti dal 2006 fino ai Giochi di Londra. Sfida, che forse avrebbe meritato un teatro migliore. Non che lo StubHub Center sia da buttare, tutt’altro. Solitamente lo stadio costruito da Rossetti architetto di origine italiana, offre football americano e soccer, il nostro calcio. Ma anche il rugby e l’atletica. La boxe ha una frequentazione minore, vista la vicinanza con la Città degli Angeli.
Foto: Chris Farina / Top Rank
In questa occasione l’ottuagenario Bob Arum, che quando mise sotto contratto il fenomenale Vasyl, era sicuro di aver sottomano l’asso pigliatutto nei piuma. Il debutto confermava le speranze, con la vittoria sul quotato Jose Ramirez (25-4) per ko alla quarta ripresa. I problemi purtroppo apparvero alla prova mondiale – piuma WBO vacante - al secondo match nei pro, contro lo spigoloso e anche scorretto messicano Orlando Salido (41-13-2) veterano di tante battaglie, uno che non guarda troppo per il sottile. Confronto duro, in mano a Salido per un terzo, mentre nell’ultima parte Lomachenko recupera parecchio, come dimostra il verdetto di 2-1, che poteva andare anche all’ucraino. La scivolata del talento europeo scompagina i piani della Top Rank fino ad un certo punto. Infatti Arum ha l’abilità di convincere la WBO a concedere una nuova opportunità all’ucraino. Che, se lo premia da un lato, non nasconde i pericoli che la sfida con Russell comporta. Anche in questa occasione titolo vacante e gli scommettitori vedono Lomachenko sia pure di poco, favorito. A giudizio personale, dovessi puntare un euro, sarei portato per l’americano, sia pure di pochissimo. Russel che ha militato a lungo nella nazionale USA, presente a due mondiali e ai Giochi di Pechino, ha raccolto poco: un bronzo iridato nel 2005. Briciole nei confronti di un Lomachenko che ha in carniere due titoli olimpici (2008-2012), tre mondiali (uno jr), 400 vittorie e un paio di sconfitte. Un gigante sui 3 round. Stavolta la prova che lo attende è ben più lunga: 12 round contro un rivale che ha talento e varietà di colpi. Gary è imbattuto e ha più esperienza sulla lunga distanza, si muove bene sulle gambe e sa colpire anche indietreggiando. L’ucraino a sua volta ha una scelta di tempo eccezionale e pur essendo più alto non ha maggiore allungo, una situazione che potrebbe avere la sua importanza, nel tenere il pallino tattico dell’incontro. Vado controcorrente, affermando che la parte finale potrebbe essere favorevole a Lomachenko, organicamente un fenomeno. Ripeto, una sfida tra due ottimi pugili e il gap dei risultati è molto relativo. Semmai, addirittura il contrario. Siamo davvero curiosi di vedere come andrà a finire. Sicuri che vedremo una lezione di grande boxe.
Giuliano Orlando
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