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CAMPIONATI ITALIANI FEMMINILI 2014, ANALISI DI UN EVENTO

16/07/2014 - 16.38.16

 

 

Campionati Italiani Femminili: categoria per categoria

di Alfredo Bruno

Quando si parla di Tornei e campionati si parla spesso di verdetti errati e quasi si tralascia il resto. Il verdetto per quanto errato non cancella mai la prova degli atleti. Se il giudizio è da contestare, il ring non mente. Molti match si svolgono con andamento incerto: vari sono i criteri di valutazione del pubblico, che può essere in contrasto con i giudici e con un’altra parte del pubblico. Nella boxe non c’è il gol che risolve il tutto, per cui la boxe sta sempre in discussione. Ci sono errori evidenti e ci sono situazioni non facili da decifrare, dove le interpretazioni si intrecciano. Noi cerchiamo, per quanto è possibile, di dare una valutazione categoria per categoria di un campionato molto interessante, dove la caratura tecnica delle ragazze è notevolmente cresciuta, e senz’altro continuerà ad aumentare visti i risultati tra le Youth e le Junior.
 
 
Kg. 48  Valeria Calabrese conquista il suo 7° titolo su 13 edizioni e questo la dice lunga sul suo valore, ma bisogna parlare anche di classe e di padronanza di ring. Senza aver paura di dare giudizi apparentemente fuori posto e ipocriti. Valeria è una campionessa con la C maiuscola e per le avversarie, per ora parliamo delle italiane, arrivare a impegnarla è già un gran successo. Stephanie Silva (+ 19, =12, -7), 18 anni, per due round l’ha tenuta sotto botta, cosa rara, ma nella seconda metà la siciliana consapevole di rischiare più del dovuto c’ha messo “cattiveria” e veleno, doti che ha in abbondanza. Prima della pugile di Liberati ci hanno provato, ma con scarsi risultati, la solita Laura Fiori e la coriacea Mara Sadocco, sempre in lotta per i primi posti. Stephanie Silva, una delle piacevoli rivelazioni di questi campionati, è arrivata in finale non casualmente riuscendo a superare con la sua aggressività avversarie del calibro di Ilaria Scopece, regina del Guanto d’Oro, e Cristina Meazzi. Questi match sono state vere e proprie battaglie che la piccola Stephanie ha disputato con il piglio della guerriera, senza mai indietreggiare.
 
Kg. 51  A dominare questa categoria è stata Terry Gordini, una delle più brave atlete a livello mondiale. L’età non ha ancora scalfito la sua smisurata sete di vittoria. Maria Rosaria Stellato e Silvia Noveri, reduce da una bella vittoria su Francesca Corso, contro di lei hanno disputato match dignitosi, con la piena consapevolezza come hanno dimostrato in precedenza di avere buone frecce nel loro arco per migliorare, e in questo un match con una fuoriclasse come Terry può fare solo che bene. A “macchiare” questa categoria purtroppo c’è stato un verdetto che ha lasciato perplessi. La vittoria di Eva Magno, che nella prima giornata aveva superato dopo aspra lotta Alessia Gottardo, che aveva all’angolo oltre al maestro Freo un secondo d’eccezione come Devis Boschiero, pronto alla nuova avventura europea. La vittoria su Francesca Grubissich ha lasciato interdetti e logicamente è stata contestata dal tecnico Malori. Siamo sempre di fronte al dilemma nel giudizio di premiare l’aggressività o la tecnica e precisione dei colpi. Un dubbio amletico che le disposizioni AIBA non hanno del tutto risolto. In questo caso la Grubissich, una sorta di robot imprevedibile, ha dato poco adito a dubbi con il suo crescendo. Per la pugile di Portoghese, campionessa uscente dei 54 kg., il “riscatto”, si fa per dire della sua vittoria in semifinale, si è avuto con la sconfitta subita ad opera della Gordini, costretta a tirare fuori gli artigli per avere ragione dell’indomabile avversaria.
 
Kg. 54  Questa è stata una categoria a metà strada tra esperienza e rinnovo. A vincerla è stata l’esperienza di Diletta Cipollone, abruzzese allenata da Di Giacomo, che si era messa in evidenza in quest’annata. La ragazza è apparsa maturata e consapevole dei suoi mezzi non indifferenti, rimane difficile, per quello che ha mostrato a questi campionati, trovarle una lacuna. Ha messo in riga avversarie tutt’altro che malleabili come Lisa Brighi, Arianna Delaurenti e in finale Roberta Mostarda, una new entry considerata tra le piacevoli rivelazioni di questo torneo. Quest’ultima proveniente dalla New Boxe di Emiliano Rotondi ha avuto un percorso durissimo. Nella prima giornata per un impietoso sorteggio si è trovata di fronte Desirè Galli, altra giovane promessa, tra le favorite della categoria. Le due si erano già incontrate a Trevi e in quell’occasione aveva vinto in maniera chiara la Galli. Ai campionati le distanze tra loro si sono ridotte: ha vinto la Mostarda per un’inezia. Difficile dare un giudizio su questo match molto interessante. La vincitrice ha vinto i primi due round, mentre gli altri sono andati alla Galli, poi nell’incrociarsi dei verdetti della terna giudicante la vittoria è andata all’allieva di Rotondi. Ma la sfida tra queste due promesse…è appena all’inizio. In semifinale la Mostarda aveva superato Martina Pietrolungo, una delle favorite, match tutt’altro che facile, con verdetto meno netto di come può apparire dallo 3 a 0.
 
Kg. 57  Questa è stata la categoria per certi versi più contestata. Dorota Kusiak e Marzia Verrecchia hanno disputato un match incandescente, senza un attimo di tregua. I lunghi diretti dell’emiliana, pur arrivando a segno, non riuscivano a frenare la pressione di Marzia, che quando accorciava la distanza piazzava ganci non certo facili da digerire. Il refrain del match, tra l’altro un gran bel match, era questo, con un successo della Verrecchia difficile da mettere in discussione. Alla fine veniva sanzionata la parità. Si poteva raddrizzare la situazione con il giudizio di tre giudici, sorteggiati per tale evenienza prima di ogni match, ma anche questo si dimostrava una tagliola per una Marzia decisamente contrariata. La Kusiak si è trovata di fronte tutte avversarie determinate e di un certo calibro, a cominciare dalla sorprendente Nicole Perona, per finire con Francesca Pietrolungo, altra candidata al titolo. Anche con quest’ultima il verdetto non ha soddisfatto il pubblico. Per la Kusiak un titolo per certi versi contestato e doppiamente faticoso, resta però l’immagine di un’atleta dalle ottime potenzialità, che non ha mai mollato e sempre replicato. Una bella categoria con partecipanti di primo piano a cominciare dall’ex campionessa, al rientro dopo un lungo periodo, Althea Ciminiello, che ha avuto la sfortuna di incontrare alla prima giornata una Verrecchia in ottima forma. La loro bella figura l’hanno fatta Diana Venditti con la sua boxe elegante e Vissia Trovato che si sono affrontate nella prima giornata. La Trovato ha attaccato per tutte e 4 le riprese, ma non è bastato per convincere “le” giudici. E’ stato giusto così? Il tecnico Farace, al quale un po’ mi associo, non era convinto. La Venditti,però, ha dimostrato il suo non indifferente valore dando non poco filo da torcere alla Verrecchia.
 
Kg. 60  Una categoria incandescente con lotta ristretta a tre figure importanti come Nunzia Patti, Romina Marenda e Alessia Mesiano. Non ci sono state scorciatoie visto che Alessia Mesiano, acquisto rosa delle Fiamme Oro, prima ha battuto la grande favorita Nunzia Patti, che nella prima giornata aveva liquidato in una manciata di secondi una troppo sprovveduta, al suo cospetto, Nadia Flahli, un match e una punizione forse da evitare. Dopo il successo sulla Patti, che tornava nella sua antica categoria, dopo aver dettato legge tra i 64 kg, la Mesiano dimostrava il suo stato di grazia battendo dopo un entusiasmante match la sua rivale per eccellenza Marenda. Un successo dalla doppia valenza a cominciare da una sfida antica come può essere tra Esercito e Polizia, ma soprattutto quello di aver interrotta la striscia che aveva visto la Marenda vincitrice per tre volte. Match tirato allo spasimo, ma la vincitrice dimostrava di aver fatto tesoro delle sue precedenti sconfitte e della sua esperienza internazionale, bronzo europeo e 6° posto nella graduatoria mondiale. In questa lotta a tre avrebbe potuto incunearsi Giulia Grenci, atleta dalle buone potenzialità, ma la sua sfortuna è quella di aver trovato nel più bel match della prima giornata una Marenda che non ha sbagliato nulla. Ad Amal Wahby e Giulia Chiodo la soddisfazione di una buona prova con appuntamento alla prossima edizione.
 
Kg. 64  Valentina Alberti, ultima rivelazione femminile, confermava in pieno le sue potenzialità ma soprattutto la sicurezza e la tranquillità che sa esprimere sul ring. Buona visione e discreta potenza sono solo alcune delle sue doti. Contro una simile avversaria ci hanno provato, senza successo, Giorgia Belviso, Silvia Sassi, che nella prima giornata aveva “sbriciolato” la siciliana Alessandra Amato, e Sara Corazza, campionessa uscente. Quest’ultima in finale è apparsa al di sotto del suo rendimento, ma ha come giustificazione l’aver disputato due match difficili con Marta Ripamonti e Jasmine Di Felice.
 
Kg. 69  Un trionfo, anche se sofferto, quello di Francesca Amato, allieva di Gerardo Esposito. La ragazza, che caratterialmente sembra scolpita nell’ acciaio è passata indenne nella prima giornata tra le forche caudine rappresentate dalla corregionale Carmela Donniacuo, che l’ha costretta a tirare fuori il meglio per superarla. Nella seconda giornata la napoletana è stata costretta ad un “guerra” contro Alessia D’Addario, campionessa uscente, match incerto dove forse a fare la differenza è stato il richiamo subito dall’abruzzese. Per chi pensava di vedere una Amato provata dalle due precedenti giornate c’era una clamorosa smentita: contro Laura Passatore, che reclamava i favori del pronostico dopo le sue imprese nella IWBL e in questi campionati con una bella vittoria sull’ex campionessa Silvia Bortot. Il match tra Amato e Passatore ha entusiasmato il pubblico presente. La napoletana ha mischiato le carte in tavola non concedendo tregua all’avversaria arrivando a segno con potenti colpi al corpo. Per la Amato è il primo titolo, mentre per l’ “americana” del Piemonte l’appuntamento è solo…rimandato. Hanno disputato un’ottima prova in questa categoria Gelsomina Morano, al rientro dopo due interventi alla spalla, superata da Laura Passatore, e l’esordiente Giorgia Castagnoli che si è mossa con disinvoltura sul ring tenendo in scacco in varie occasioni la potente Bortot.
 
Kg. 75  Parecchie defezioni hanno ridotto questa categoria a sole tre presenze. Nonostante ciò c’è stata una delle sorprese più clamorose di questi campionati. Anna Lisa Ghilardi, due volte campionessa, veniva superata dalle’esordiente Cristina Mazzotti. Quet’ultima dopo aver superato Jennifer Moreale sembrava avviata alla sconfitta dopo la prima ripresa con la Ghilardi. Ma la pugliese trovava risorse, che forse neanche lei sapeva di possedere, vincendo bene la seconda ripresa, ma soprattutto arrivando a segno con precisione di fronte ad un avversaria sorpresa. Nel terzo e nel quarto la Ghilardi consapevole di rischiare forzava i tempi per imporre la sua potenza, ma la Mazzotta ha risposto per le rime dimostrando una certa abilità nell’evitare le bordate. Quello di Cristina può essere definito il classico “veni,vidi, vici”.
 
Kg. 81  Quattro partecipanti in questa nuova categoria e in pratica quasi 4 esordienti, per cui è abolita la parola sorpresa. Ha vinto con pieno merito Elisa Forzano, proveniente dalla New Boxe dove si allena anche Roberta Mostarda. Per Emiliano Rotondi quindi doppia soddisfazione con un oro e un argento. Elisa si è dimostrata una vera forza della natura: ha disputato in pratica un totale di 8 riprese condotte in attacco senza respiro. Emiliana Catena e Giada Epifani hanno provato di tutto per fermarla. Non c’è stato niente da fare: fiato e determinazione hanno fatto la differenza.
 
Kg. + 81  Se qualcuno cerca il record di Martina Labarbera e vede due sconfitte su due match disputati, potrebbe trarre le sue conclusioni. Niente di più errato perché le sconfitte di Martina hanno un nome solo, quello di Flavia Severin. Quest’ultima è una supercampionessa non solo di peso ma anche di bravura. Dici Flavia, dici sport a 360% con atletica, rugby e boxe. La Severin si muove sul ring con agilità e dimostra una visione incredibile. Con Labarbera ha dominato, ma non infierito: il match pur a senso unico è stato seguito con interesse dal pubblico e con simpatia dai telespettatori. Per completare il tutto Flavia oltre a due titoli italiani è stata medaglia d’argento agli europei e occupa secondo l’AIBA il 7° posto nel mondo. 

CAMPIONATI ITALIANI ASSOLUTI FEMMINILI 2014

VEN 11 LUG 2014
Kg. 48 Valeria Calabrese (SC) b. Laura Fiori (MC) 3-0.
Kg. 48 Stephanie Silva (LZ) b. Ilaria Scopece (LB) 3-0.
Kg. 48 Cristina Meazzi (PM) b. Floriana Tringali (CL) 3-0.
Kg. 51 Terry Gordini (EM) b. Maria Rosaria Stellato (CP) 3-0.
Kg. 51 Silvia Noveri (PM) b. Francesca Corso (LB) 3-0.
Kg. 51 Francesca Grubissich (LZ) b. Barbara Tanzi (LB) 3-0.
Kg. 51 Eva Magno (PL) b. Alessia Gottardo (VE) 3-0.
Kg. 54 Arianna Giulia Delaurenti (PM) b. Roberta Rania (VE) 3-0.
Kg. 54 Diletta Cipollone (AB) b. Lisa Brighi (EM) 3-0.
Kg. 54 Roberta Mostarda (LZ) b. Desirè Galli (LZ) 2-1.
Kg. 54 Martina Pietrolungo (LZ) b. Susanna Vicenzi (PM) 2-1.
Kg. 57 Francesca Pietrolungo (LZ) b. Sara Elisa Iuculano (EM) 3-0.
Kg. 57 Dorota Kusiak (EM) b. Nicole Perona (LB) 3-0.
Kg. 57 Marzia Verrecchia (LZ) b. Althea Ciminiello (LZ) 3-0.
Kg. 57 Diana Venditti (LB) b. Vissia Trovato (LB) 3-0.
Kg. 60 Annunziata Patti (CP) b. Nadia Flalhi (MC) kot 1.
Kg. 60 Amal Wahby (TS) b. Giulia Chiodo (CL) 2-1.
Kg. 60 Romina Marenda (Esercito) b. Giulia Grenci (LZ) 3-0.
Kg. 64 Sara Corazza (EM) b. Marta Ripamonti (LB) 3-0.
Kg. 64 Jasmine Noemi Di Felice (AB) b. Francesca Gratta (LZ) 3-0.
Kg. 64 Silvia Sassi (TS) b. Alessandra Amato (SC) kot 3.
Kg. 64 Valentina Alberti (EM) b. Giorgia Belviso (VE) 3-0.
Kg. 69 Francesca Amato (CP) b. Carmela Donniacuo (CP) 2-0.
Kg. 69 Laura Passatore (PM) b. Gelsomina Morano (CP) 3-0.
Kg. 69 Silvia Bortot (VE) b. Giorgia Castagnoli (EM) 2-0.
 
SAB 12 LUG 2014
Kg. 48 Valeria Calabrese (SC) b. Mara Sadocco (PM) 3-0.
Kg. 48 Stephanie Silva (LZ) b. Cristina Meazzi (PM) 2-1.
Kg. 51 Terry Gordini (EM) b. Silvia Noveri (PM) 3-0.
Kg. 51 Eva Magno (PL) b. Francesca Grubissich (LZ) 2-1.
Kg. 54 Diletta Cipollone (AB) b. Arianna Delaurenti (PM) 3-0.
Kg. 54 Roberta Mostarda (LZ) b. Martina Pietrolungo (LZ) 3-0.
Kg. 57 Dorota Kusiak (EM) b. Francesca Pietrolungo (LZ) 3-0.
Kg. 57 Marzia Verrecchia (LZ) b. Diana Venditti (LB) 2-1.
Kg. 60 Alessia Mesiano (LZ) b. Annunziata Patti (CP) 3-0.
Kg. 60 Romina Marenda (LZ) b. Amal Wahby (TS) 3-0.
Kg. 64 Sara Corazza (EM) b. Jasmine Di Felice (AB) 2-0.
Kg. 64 Valentina Alberti (EM) b. Silvia Sassi (TS) 3-0.
Kg. 69 Francesca Amato (CP) b. Alessia D’Addario (AB) 2-1.
Kg. 69 Laura Passatore (PM) b. Silvia Bortot (VE) 3-0.
Kg. 75 Cristina Mazzotta (PL) b. Jennifer Moreale (VG) 3-0.
Kg. 81 Elisa Forzano (LZ) b. Emiliana Catena (AB) 3-0.
Kg. 81 Giada Epifani ((EM) b. Valentina Parini (EM) 3-0.
 
DOM 13 LUG 2014
Kg. 48 Valeria Calabrese (SC) b. Stephanie Silva (LZ) 3-0.
Kg. 51 Terry Gordini (EM) b. Eva Magno (PL) 3-0.
Kg. 54 Diletta Cipollone (AB) b. Roberta Mostarda (LZ) 3-0.
Kg. 57 Dorota Kusiak (EM) b. Marzia Verrecchia (LZ) 2-1.
Kg. 60 Alessia Mesiano (LZ) b. Romina Marenda (LZ) 2-0.
Kg. 64 Valentina Alberti (EM) b. Sara Corazza (EM) 3-0.
Kg. 69 Francesca Amato (CP) b. Laura Passatore Laura (PM) 3-0.
Kg. 75 Cristina Mazzotta (PL) b. Annalisa Ghilardi (TS) 2-1.
Kg. 81 Elisa Forzano (LZ) b. Giada Epifani (EM) 3-0.
Kg. +81 Flavia Severin (VE) b. Martina Labarbera (AB) 3-0.
 
Alfredo Bruno