Notizie
IELLATA PROVA DI SPADA A MONTECARLO
27/10/2014 - 08:25:28
Una ferita lo ferma contro l’inglese Murraydi Alfredo Bruno Domenico Spada (+39, - 6), 34 anni, sul ring di Montecarlo ha dovuto desistere dalla lotta più che per causa del suo avversario Martin Murray (+ 29, - 1, = 1), per causa dell’arbitro Van de Wiele e il medico. L’incontro è stato fermato alla settimana ripresa per una ferita allo zigomo destro quando il medico intervenuto per la terza volta su richiesta dell’arbitro ha decretato definitivamente lo stop. E’ difficilissimo che un medico quando viene chiamato in causa tre o più volte non decreti lo stop e questo può anche essere giusto a salvaguardia dell’incolumità e della salute dei pugili. C’è però da rilevare qualche punto fermo: nessuno dei pugili aveva accusato e il match era molto aperto, anche se i giudici (67-66, 68-63 e 69-67) avevano visto fino a quel momento l’inglese in vantaggio. La ferita trovava la sua origine su una testata dichiarata accidentale dell’inglese nel terzo round, ma per buona parte del pubblico volontaria. C’era anche da rilevare che il cutman Giulio Spagnoli, era riuscito a tamponare round dopo round molto bene la ferita e avrebbe potuto farlo con tranquillità se non fossero intervenute altre cause. Difficile anche valutare il vero vantaggio dai due ai zero punti a favore di Murray, anche perché Spada si è presentato in buona forma fisica e determinato a vendere cara la pelle per smentire il pronostico sfavorevole. L’inglese che è considerato un duro si è trovato a dover risolvere il problema di domare un avversario altrettanto duro, tanto da trasformarsi in tecnico con legamenti per non rischiare. Infatti se l’incontro non è stato esteticamente bello lo è stato invece dal lato tensione e intensità. Murray per vincere ci metteva oltre ai guantoni anche la “testa” come dimostrava nel sesto round quando l’arbitro era costretto ad affibbiargli un richiamo, la qualcosa faceva aumentare i sospetti del terzo round. Dopo l’annuncio del verdetto tecnico al settimo round “Vulcano” protestava vedendo così fallire il suo quinto tentativo mondiale. Impossibile non dargli torto, ma lui è una delle vittime della situazione del nostro professionismo, costretto a girare il mondo per giocare le sue chances che il ranking mondiale gli riconosce. Sarebbe bello veder coronare il suo sogno di un mondiale in Italia: lo merita per quello che ha fatto finora. Alfredo Bruno
|