Alessio Mastronunzio (+ 16, = 5, - 13), 19 anni, è un’altra delle giovani promesse della Phoenix Gym riuscendo in poco tempo subito ad entrare nel gruppo degli Elite. Una nota a suo merito anche perché ha affrontato con alterna fortuna atleti di buona caratura a livello nazionale tra i 69 kg. E’ atleta completo con ampi margini di miglioramento.

 

“Ho iniziato questo sport a 17 anni. Prima correvo con la moto, facevo il motocross ed ero arrivato a un buon livello. A un certo punto ho smesso e così per caso mio fratello mi portò in una palestra dove si allenava un suo amico, e ci iscrivemmo tutt’e due. Devo dire che mi è piaciuto fin dall’inizio, dicevano che avevo stoffa e potevo fare qualcosa di buono. Poi sono arrivato qui da Simone e da quel momento non ho saltato un allenamento”.

 

“Mi viene in mente quando ho perso in finale al Torneo Regionale contro Natalizi. Pensavo di aver vinto e invece mi hanno dato la sconfitta. Mi ero allenato duramente per più di due mesi facendo anche una dieta per mantenere il peso, e invece all’ultimo mi sono ritrovato con una differenza minima nel punteggio”.

 

“Una grande soddisfazione l’ho avuta in un Lazio-Sardegna disputato nell’isola. In quell’occasione mi sono trovato di fronte un avversario temibile come Alexander Kapitonov, reduce dal successo ottenuto al Torneo Italia. L’ho fatto contare per due volte e pensavo di avercela fatta, ma mi hanno dato il pari. A me andava bene anche così visto che stavo a casa sua. E’ stata comunque una grande soddisfazione e ho ricevuto i complimenti per la bella prova”.

 

“Lavoro con mio padre, faccio il muratore. E’ un bel lavoro e lo ritengo adatto a chi fa questo sport. Al giorno d’oggi se non lavori non vai da nessuna parte”.

 

“E di grande utilità nella formazione del carattere e per lo stile di vita. Hai sempre un pensiero fisso in testa che ti permette di condurre una vita regolare. Ti dà anche emozioni particolari, che penso che nessun altro sport ti possa dare”.

 

“Dipende da che punto di vista. Finora devo dire la verità nessuno mi ha messo in difficoltà”.

 

“Io sono uno che si adatta allo stile dell’avversario. Se lui picchia io faccio il tecnico, se lui fa il tecnico io picchio. Tutto il contrario di quello che fa lui”.

 

 

“Non ho alcun problema”.

 

“Non più di tanto. Non guardo i match in televisione. Penso solo a me stesso quando faccio questo sport”.

 

“Forse se un giorno riuscirò a vincere qualche titolo o qualcosa di importante sì”.

 

“Le donne e il lavoro”.