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DANIELE PUCCIARELLI, IL SUO IDEALE PER LA BOXE
13/12/2014 - 10:42:41
Daniele Pucciarelli: una promessa con i piedi...sul ringdi Alfredo Bruno Daniele Pucciarelli, 18 anni, (+16, - 12, =1), fisico atletico ha lo sport nel sangue e sembra aver trovato nella boxe la sede ideale per le sue caratteristiche. Il giovane ha già avuto modo di mettersi in luce; abile in difesa e consistente in attacco si trova in una categoria, 69 kg., di fuoco, piena di elementi di spicco, ma sembra non preoccuparsene dimostrando, quando sale sul ring, la tranquillità di chi sa il fatto suo.
Come hai iniziato?
“Ho iniziato nel 2009, avevo appena 15 anni. Mi è capitata subito la finale di un Torneo che ho vinto. E’ stata una bella emozione. Da piccolo ho praticato vari sport come il judo e il calcio, dove giocavo in porta. Un giorno uscendo dal campo sportivo ho visto lì vicino una palestra di pugilato. Vidi i ragazzi che si allenavano, che faticavano, e mi è scattata qualcosa dentro. Ho cominciato a fare per conto mio le figure davanti allo specchio accompagnato dalla musica. Poi tramite mio padre ho conosciuto Michele e Simone ed eccomi quì ormai da cinque anni alla Phoenix Gym”.
A casa che dicono?
“Sono tutti contenti, perché hanno in casa non uno ma due atleti, visto che Claretta, mia sorella, ha voluto seguirmi”.
Che fai nella vita?
“Vado a scuola e faccio il IV anno Professionale Elettricista”.
I compagni che dicono?
“Diciamo che c’è chi lo sa e chi non lo sa. Qualcuno fa il tifo per me e non nego che la cosa mi faccia piacere”.
Un’amarezza e una soddisfazione?
“L’amarezza l’ho avuta quando ho disputato la finale dei Campionati Italiani a Rimini, dove feci con Ciro Tota, che aveva molta più esperienza di me. Ero salito sul ring con la determinazione giusta. Mi son trovato a scambiare fin dall’inizio e lui stava sempre lì senza cedere di un passo. Mi son trovato in difficoltà e poi è stata dura a provare di recuperare. Logicamente la soddisfazione arriva quando vinci. Mi è rimasta impressa una rivincita che disputai in una riunione di Nettuto contro Volpato. Mi sentivo in forma smagliante e non commisi errori”.
Hai qualche interesse?
“A dire la verità no. Mi piace uscire con gli amici, ma l’interesse principale rimane per me la palestra”.
Cosa ti dà il pugilato?
“Indirettamente mi aiuta anche nello studio, dove sono più concentrato. Ho cambiato carattere, prima ero molto più vivace. Ora mi sento indirizzato, se ho un obiettivo lo porto a termine e non mi lascio distrarre”.
L’avversario che ti ha impressionato di più?
“Quello che mi ha impressionato di più è anche un mio grande amico oltre che un grande atleta, contro il quale ho disputato la finale ai recenti campionati regionali. Parlo di Giovanni Sarchioto. E’ stato il match più importante e impegnativo della mia carriera. Anche se ho perso sono rimasto molto soddisfatto. Abbiamo fatto un bel match pulito a buoni ritmi. Quando combatti con un campione come Giovanni impari sempre qualcosa”.
Sei superstizioso?
“Assolutamente no. Io vedo sempre positivo, cerco di darmi molta carica prima del match”.
Che intenzioni hai riguardo al pugilato?
“L’obiettivo sarebbe quello di aprire una palestra insieme a mia sorella, di insegnare alla gente il pugilato, ma prima lo devo imparare bene io. Mi piacerebbe entrare a far parte di un Gruppo Sportivo. Vorrei che il pugilato in qualche modo diventasse il mio lavoro”.
Alfredo Bruno
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