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ESPOSITO E TUIACH VINCONO A TRIESTE
14/12/2014 - 15:08:14
Esposito rimane con la sua cintura, a Tuiach il primato italiano dei massimi.Trieste, 13 dicembre 2014 – Il salernitano Samuele Esposito ha difeso con successo la sua cintura IBF Intercontinental dei pesi superleggeri imponendosi con decisione unanime sul locale Brunet Zamora. Al termine delle 12 riprese, dirette dall’arbitro abruzzese Giustino Di Giovanni, i cartellini che hanno determinato il risultato sono stati 115-113 di Remigio Ruggeri, 114-112 di Luigi Zaccardi ed un ampio 118-108 di Gerhard Sigl, giudice austriaco.
Samuele Esposito e Brunet Zamora affratellati dopo il confronto
Il confronto è iniziato con una ripresa di studio dove si è visto comunque il temperamento del campione. Lo sfidante ha misurato la distanza per i suoi colpi migliori.
Nel secondo round Esposito ha premuto sull’acceleratore. Dopo il sinistro di assaggio ha trovato la strada per il destro lungo doppiato dal gancio. Zamora si è mosso sulle gambe per evitare la pressione ravvicinata ed ha usato l’esperienza per rimanere in gioco.
Due atterramenti dello sfidante gli hanno reso la vita difficile nel terzo tempo. I destri di Esposito stampati sulla tempia dell’avversario lo hanno costretto al tappeto. Il fair play mostrato dal campione tra una ripresa e l’altra è stato tradito dalla tendenza a colpire sempre e comunque: ha portato due sinistri di troppo, in tutte e due le occasioni nelle quali Zamora era già sul tappeto, benché inefficaci nel contesto del match.
Nella quarta frazione Zamora ha tenuto l’avversario a distanza quel tanto che è bastato per evitare i colpi più duri. Dopo aver lamentato un colpo sotto la cintura ha lasciato l’iniziativa al campione che ha ripreso ad attaccare con ganci larghi seguiti dal montante sinistro.
Lo sfidante ha proposto il suo gioco di gambe nella quinta ripresa. Ha mostrato di aver superato la confusione precedente ed ha iniziato a colpire con precisione. Ha fatto vedere sprazzi della sua boxe tecnica e precisa ma i suoi colpi sono stati appoggiati, come si dice in gergo, senza esprimere il gesto tecnico dell’intensità e dell’energia necessaria a frenare l’avversario. Di tanto in tanto lo sfidante si affida all’esperienza, spegnendo nel clinch il vigore del campano.
Zamora si è messo in cattedra nel sesto round quando è riuscito a mettere in difficoltà l’avversario con colpi precisi ed efficaci: sinistro d’incontro e serie a due mani come ha fatto in tanti confronti andati. Ritornato a combattere sotto tono ha ripreso ad azione l’uno-due preciso nelle ultime fasi.
Il settimo tempo inizia con Esposito proteso in avanti. Zamora continua con agilità a muoversi all’indietro e colpire di rimessa, ma i suoi colpi sono sempre inefficienti. Grazie all’imprecisione del campione, che ha continuato a scagliare ganci larghi, Zamora ha saputo infilare i suoi colpi migliori preparati dal puntuale fioretto di sinistro. Poi la fisionomia del match è cambiata su un sinistro di Esposito giunto al volto del triestino. L’attimo di crisi è finito con l’abile uso del clinch.
Il campione si è proposto in attacco anche nell’ottava frazione contro un più convinto avversario che, con il passare dei secondi, ha ritrovato il ritmo per imporre il suo pugilato. Zamora, infatti, ha preso l’iniziativa per comandare la disputa ma ha continuato ad “accarezzare” il volto ed il tronco dell’avversario, senza mettere il cuore e la fermezza necessaria per prevalere.
Il triestino ha continuato a mostrare lucidità pugilistica anche nella nona ripresa: i suoi colpi di sbarramento hanno rallentato l’avanzata del campione, apparso più volte scomposto.
Lo sfidante ha mantenuto alto il ritmo anche nel decimo round ed ha dato l’impressione di poter gestire definitivamente il timone del match. Colto da una altro colpo al viso ha mostrato nuovamente la sua precarietà ed è rimasto a subire la rimonta del salernitano.
Anche nella penultima frazione il cuore del campione ha continuato a batte forte per la vittoria finale. Ha messo tutto il suo residuo ardore fisico per prevalere senza tentennamenti. Lo sfidante non si è tirato indietro dinanzi a tanto entusiasmo agonistico ed ha continuato a mostrare le sue doti migliori di stilista e di combattente.
L’approccio dell’ultimo tempo del combattuto confronto è stato alquanto confusionario. La stanchezza dei due animosi contendenti ha preso il posto alla fermezza mostrata prima. I due attori hanno saputo recitare la parte e lo spettacolo ha tratto giovamento per undici riprese. L’ultima vasca non avrebbe cambiato un risultato già scritto da tutte le capacità profuse per tantissimi minuti di lotta. L’ultimo suono della campana ha accomunato i due pugili ed i loro assistenti in un collettivo abbraccio che ha testimoniato la soddisfazione finale, verdetto a parte che arriverà da lì a poco, per
tutto quello che si è versato prima e durante il combattimento, dai pugili e dai tecnici che li hanno seguiti in palestra ed all’angolo.
Esposito, 29 anni compiuti, ha portato la striscia di vittorie a quota 19 (10 prima del limite), contro 2 sconfitte.
Zamora, 40 anni suonati, ha conosciuto l’insuccesso numero 3 a fronte di 26 trionfi (11 anzitempo) e 2 risultati di parità.
Il match previsto in 10 tempi tra Fabio Tuiach e Gianluca Mandras, valevole per la vacante cintura italiana dei pesi massimi, è fino alla nona ripresa per squalifica. Ritenuto colpevole della massima sanzione è stato Mandras che, per la seconda volta e sempre per il campionato nazionale, è incappato nella decisione arbitrale dell’espulsione.
Il triestino Tuiach, 34 anni compiuti, ha conquistato la sua seconda cintura di campione d’Italia. La prima, ottenuta tra i massimi-leggeri, risale al 2006. Professionista dal 2004 ha registrato la vittoria numero 27 (15 prima del limite) contro 3 sconfitte.
Lo sconfitto Mandras, prossimo a compiere 31 anni, si trova ora sul record 4 insuccessi e 9 trionfi (5 anzitempo).
Negi altri due combattimenti prof della serata Francesco Acatullo, 7-2-1 (1), ha superato Emanuele De Prophetis, 16-6-0 (10), sulla distanza delle 6 riprese in un confronto tra superleggeri; sulla stessa lunghezza si è concluso il match a favore della piemontese Loredana Piazza, 10-2-0 (4), opposta alla magiara Claudia Ferenczi, 8-40-5 (3). La supermosca italiana è tornata in azione dopo la sconfitta rimediata lo scorso anno in Giappone contro Naoko Yamaguchi per il titolo WBA.
Primiano Michele Schiavone
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