Mercoledì 28 gennaio, dopo alcuni mesi di strenua lotta contro un male incurabile, ci ha lasciato, all’età di 85 anni, il poeta e scrittore ferrarese Raoul Rimessi.

Era noto negli ambienti culturali cittadini, per aver dato alle stampe alcuni volumi di poesie e racconti, ma soprattutto il tomo “I figli dimenticati.

Fra storia e ricordi, il pugilato ferrarese riemerso dall’oblio“. Con questo libro Raoul realizzò il grande sogno della sua vita,quello di raccontare la storia della boxe ferrarese, lo sport che amava più di ogni altra cosa.

Non ha scritto solo dei campioni più noti, ma anche dei pugili meno conosciuti che meritano rispetto per il coraggio di salire su un ring. Ho avuto la fortuna di conoscerlo e collaborare con lui, mentre stava ultimando il suo libro e ricordo con piacere la sua gratitudine ed il suo stupore quando gli passavo notizie inedite,dal mio archivio personale.

L’ho riportato a bordo ring, alle riunioni di boxe, che aveva abbandonato dalla fine degli anni ottanta “Perché non sopportava quei giovanotti coperti da tatuaggi e quei pantaloncini improponibili“.

Negli ultimi giorni della sua malattia andavo spesso a trovarlo e parlando di pugilato, sfogliando vecchie riviste, ritrovava serenità e nuove energie, fino a chiedermi di scrivere un libro insieme, quando la salute glielo avrebbe permesso. Invece era in agguato il colpo del tremendo Ko! Che la terra ti sia lieve, caro amico mio.

 

Fonte: Alfredo Bruno