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ANNA LISA BROZZI, DA UN FILM LA FIAMMA PER LA BOXE
07/04/2015 - 23:15:24
Anna Lisa Brozzi: una passione nata con One Million Dollardi Alfredo Bruno
Foto di Luigia GiovanniniAnna Lisa Brozzi (+ 17, = 2, - 13), può essere definita nonostante abbia solo 21 anni, una delle veterane del Gruppo Lazio Women e in quasi cinque anni ha incontrato tra i 54 kg. si può dire le big della categoria con risultati alterni. Anna Lisa è la classica fighter che non concede tregua all’avversaria, guai a lasciarle spazio. E’ stata buona protagonista al Guanto Rosa e al Guanto d’Oro. Si allena all’Olimpic Romans Boxe del tecnico Di Blasio.
Come sei entrata nel mondo dei guantoni?
“Circa 5 anni fa, perché mi è sempre piaciuto, solo che mio padre e mia padre non lo vedevano come uno sport adatto a me. Io provenivo dalla pallavolo, poi pian piano sono riuscito ad iscrivermi alla prepugilistica”.
C’è un motivo per cui ti piaceva la boxe?
“Mi ha appassionato da quando ho visto One Million Dollar, un film che non mi stanco mai di rivedere, anche quando lo ripropongono in TV. E’ stato da lì che ho voluto provare ad ogni costo questo sport”.
Che fai nella vita?
“Studio, faccio Scienze Motorie allo IUSM”.
Riesci a collegare le due cose?
“Non è facile fare combaciare gli orari universitari con l’allenamento”.
Dove hai iniziato?
“Mi sono allenata per un breve periodo a Cerveteri, ma non avevano l’abilitazione per farmi combattere. Sono andata quindi a Manziana e ogni giorno faccio la pendolare”.
Che cosa ti dà il pugilato?
“Innanzitutto mi rilassa tantissimo. Quando mi alleno è il momento che riesco a staccare da tutto il resto. Quando non lo faccio ne sento la mancanza”.
Se tu dovessi consigliare il pugilato cosa diresti ad una persona?
“E’ una disciplina che non è come sembra dal di fuori. Molti lo vedono come uno sport violento, ma non è così perché insegna a rispettare l’avversario”.
Hai degli hobbies?
“Tra pugilato e studio di tempo libero ne ho ben poco. Mi piace andare in barca con mio padre, soprattutto quando stiamo in Sardegna. Il mare è la mia passione”.
Il giorno più bello legato alla boxe?
“E’ difficile da trovare, probabilmente deve ancora arrivare. In generale forse quando il tecnico è soddisfatto della mia prova”.
Come ti definisci?
“Io seguo molto quello che dice l’allenatore, a comando. Spesso cerco la battaglia anche a mio rischio”.
Sei fidanzata?
“Si”.
Che dice il tuo fidanzato della boxe?
“Non c’è problema perché pure lui fa il pugilato. Su questo andiamo d’accordo e spesso facciamo i guanti insieme. Risolviamo così le liti in famiglia”.
Secondo te come sta andando la boxe femminile?
“Diciamo che da quando ho esordito è in crescita stratosferica e di questo devo dare atto ai fondatori del gruppo laziale. Avere l’occasione di fare i guanti tra noi ci ha dato modo di migliorare e di credere in quello che facciamo. Da noi a Manziana si sono iscritte altre due ragazze pronte ad esordire, ma fino a poco tempo fa nessuna si avvicinava alla nostra palestra”.
A casa adesso cosa dicono?
“Le cose sono cambiate e ogni tanto mi ritrovo mia madre all’angolo”.
Alfredo Bruno
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