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GRANDE BOXE DI ROMA, DOMANI OPERAZIONI DI PESO

30/04/2015 - 16:34:10

 

 

LA RIUNIONE DEL 2 MAGGIO NEL PALAZZETTO DI VIALE TIZIANO

Doppio clou con De Carolis vs Ali Ndiaye per l’Internazionale supermedi IBF e Buccheri vs Manco per il tricolore medi

Domani 1 maggio appuntamento per la 'Cerimonia del peso', prevista per le ore 17,00  all'interno del Centro Commerciale di Fiumicino.

di  Alfredo Bruno

Roma, 30 aprile 2015 – Conto alla rovescia per Mayweather-Pacquiao, ma conto alla rovescia anche per una riunione “Made in Italy” organizzata da Davide Buccioni e che si svolgerà il 2 maggio con inizio alle ore 20 al Palazzetto di Viale Tiziano. La grande boxe in rispolvero su tutti i fronti da Las Vegas a Roma, unita oltretutto dall’emittente Deejay TV sul canale 9 del Digitale Terrestre, una bomba deflagrante per la nostra boxe che segna una data storica. L’emittente ha fatto maramao a Mediaset, Gazzetta dello Sport e Rai, bruciando sul traguardo la loro indecisione. In pratica la riunione romana diventa ancora una volta il filo conduttore di una rinascita, che può avere sbocchi sorprendenti quanto imprevedibili. La boxe ha uno zoccolo duro e Deejay Tv prova a digitalizzarlo in una TV piena di idee dove fanno il bello e cattivo tempo Linus e Savino, personaggi che hanno un vasto pubblico soprattutto tra i giovani.
Tra Buccioni e il Palazzetto è stato sempre amore, fin da quando il promoter combatteva, dimostrando di conoscere la boxe come pochi, tanto da permettersi il lusso di superare da dilettante un Leonard Bundu considerato, parliamo del 94-95, già grande promessa. Davide ha sempre conservato amore e passione per questo sport, un mix che insieme al suo carattere ansioso e perfezionista in qualche occasione è diventato addirittura esplosivo. Chi non ricorda un Palazzetto negli anni 90 sempre più solitario con pubblico composto quasi sempre da addetti ai lavori. Lo storico impianto riprendeva vita soprattutto grazie all’abilità organizzativa di Buccioni, avvocato ed ex pugile, che sfatava parecchi tabù e miti, dimostrando il coraggio di un buon giocatore di poker.
Il 2 maggio diventa un altro punto di partenza per la boxe romana con una riunione che farà da degna cornice a quella stratosferica di Las Vegas. Il match clou vedrà di fronte Giovanni De Carolis (+ 22, - 5) e Mohamed Alì Ndiaye (+ 24, - 2, = 1) battersi per il titolo Intercontinentale IBF, in possesso del primo. Il vincitore entrerà di diritto nel ranking mondiale dei supermedi. In qualche maniera era scontato che le loro strade s’incrociassero e questo diventa un altro punto favorevole all’organizzatore romano, che tra l’altro fu il primo a credere nelle qualità del pugile senegalese e adesso si ritrova a dover lanciare l’architetto romano. Per la verità l’allievo di Mattioli e Ascani sembra aver acquistato quella sicurezza per il lancio definitivo, quello che conta. I suoi mezzi sono tutt’altro che indifferenti: destro pesante, ma non scherza neanche il sinistro, buona visione tattica, una difesa più accorta e un attacco non scriteriato, senza perdere preziose energie, utili per la lunga distanza delle 12 riprese. Rimane ancora impressa la sua bella prestazione sul ring tedesco contro Arthur Abraham, attuale campione del mondo per il WBO, seguita dalla sua vittoria contro il pericoloso serbo Ajetovic, che gli è valsa la cintura di campione intercontinentale. Anche Alì Ndiaye aspetta con impazienza questo match, che diventa la sua carta per una presunta riscossa dopo le deludenti prestazioni contro Rebrasse. Ndiaye vuole cancellare l’ immagine apparsa dopo la sconfitta con il francese per far riaffiorare quella emersa dopo la sua bella vittoria su Andrea Di Luisa, con il quale ha disputato uno dei più bei match degli ultimi anni. Strade che si incrociano, impietose e necessarie. Per certi versi il senegalese ha qualità simili a De Carolis, ma l’imprevedibilità del suo carattere oltre ai pugni dell’avversario è la spada di Damocle che sarà appesa su di lui, anche perchè 35 anni sul ring sono un’età che non ammette errori.
Nella serata c’è di mezzo anche un Titolo Italiano da non sottovalutare come quello dei medi, lasciato vacante dal sardo Alessandro Goddi. Massimiliano Buccheri (+ 18, - 1, =1), ex campione italiano dei supermedi, tirato al massimo si ripropone tra i medi. Boom Boom come viene chiamato dal pubblico romano è un personaggio che piace alla platea per la sua boxe varia, velocità d’esecuzione, protesa all’anticipo. Tecnicamente non ha niente da imparare e ha dimostrato a più riprese di avere ottime qualità per emergere anche in campo internazionale. Sembra aver ripreso da tempo con entusiasmo la via della palestra e questo è una buona notizia per i suoi ammiratori, ma avrà di fronte un avversario da prendere con le molle. Andrea Manco (+ 10, =1) con i suoi 22 anni è un altro degli enfants terribles della boxe pugliese. Si è formato nella BeBoxe di Copertino sotto la guida del maestro Stifani. Insieme a Felice Moncelli, l’altro pugliese che è esploso nell’ultimo anno, rappresenta una delle realtà più interessanti del nostro professionismo. Boxe asfissiante nella corta distanza, non dà respiro agli avversari. Finora non ha incontrato avversari importanti all’infuori di Stefano Loriga con cui ha pareggiato. Contro Buccheri avrà modo di dimostrare il suo valore, un’occasione, per di più con titolo in palio, che servirà a farlo conoscere al gran pubblico. De Carolis e Buccheri da una parte con Buccioni, mentre dall’altro ci sono Ndiaye e Manco curati dalla OPI Gym dei Cherchi, Roma e Milano, due organizzazioni che stanno rilanciando la boxe a grandi livelli, tenendo presente il premio assegnato dall’EBU a Mario Loreni, mentre con la Lega Pro Boxe si respira aria di rinnovamento.
La serata romana probabilmente sarà aperta da due incontri dilettantistici, mentre tra i professionisti con curiosità è atteso il rientro di un Manuel Lancia (+ 11, - 1, =1), ricaricato, per riprendere la strada interrotta da Massimiliano Ballisai che gli ha tolto il titolo italiano dei leggeri. Ma non è una strada asfaltata la sua visto che avrà di fronte il pericoloso georgiano Tornike Tortladze (+7, - 4, =1). Un contorno spettacolare che oltre a Lancia avrà come protagonista Mario Alfano (+4), una delle ultime creazioni di Carlo Maggi. L’imbattuto piuma di San Basilio avrà al suo angolo Sergio Calì e Daniele Petrucci, nel segno della tradizione. Buccioni non concede sconti ai ragazzi che combattono nelle sue riunioni e per Alfano ci sarà Nikoloz Verkatsashvili (+ 24, - 12), numero uno tra i piuma della Georgia, un test quasi proibitivo ma non per un fighter come il romano, che saprà trovare le più riposte risorse per vincere e proseguire il suo cammino. Non poteva mancare Felice Moncelli (+11, - 3, =1), superwelter campione internazionale IBF, beniamino a grande richiesta dal pubblico romano. Se la vedrà con un altro georgiano Renat Samedovi (+ 13, - 12, = 1) e non sarà un match di riposo, ma servirà a confermare le sue ambizioni. La BBT presenta altre due novità. Tra le sue fila fa esordire Daniele Moruzzi (+ 15, - 1), sfidante al Titolo Nazionale dei medi, grandi possibilità messe in luce, ma ancora non espresse in pieno. Poi, largo ai giovani, ecco di nuovo Vincenzo Bevilacqua, 21 anni di entusiasmo, che dovrà vedersela con il superwelter Alain Kourouma, anche lui in pratica un esordiente, ma con una bella attività dilettantistica sulle spalle. Molti occhi sono puntati su Bevilacqua, considerato dagli esperti uomo nuovo dei superwelter.
 
Alfredo Bruno