Distrugge l'avversario nella penultima ripresadi Primiano Michele Michele Offenburg, Germania, 9 gennaio 2016 - Il romano Giovanni De Carolis si è preso una sonora rivincita sul tedesco Vincent Feigenbutz, travolgendolo letteralmente all'inizio dell'undicesimo round e togliendogli la cintura mondiale WBA dei pesi supermedi. Il match è stato fermato dall'arbitro a 32 secondi dall'inizio della penultima ripresa. In quel momento la posizione del referee era inadeguata rispetto all'azione di attacco dell'italiano, trovandosi alle sue spalle, per cui non è intervenuto prontamente e non ha evitato qualche colpo irregolare che il tedesco ha dovuto accusare prima di essere fermato. Feigenbutz, infatti, si è girato su sé stesso per effetto di un destro dell'italiano, rimanendo in balìa della furia italiana. L’arbitro ha fatto poco o niente per 10 riprese, grazie alla corretta condotta dei due pugili, ma all’undicesimo tempo, quando doveva intervenire tempestivamente, gli è mancata la prontezza dei riflessi e la posizione giusta per farlo in tempo debito.
Dopo 10 riprese l’italiano conduceva ai punti per i giudici seduti a bordo ring: due erano allineati con 96-94 mentre il terzo collega era ancor più convinto della superiorità dello sfidante con 98-92. La vittoria ha conferito a De Carolis anche il titolo di campione mondiale GBU (Global Boxing Union). I due pugili si conoscevano bene, dopo aver combattuto l’uno contro l’altro per 12 riprese sul ring di Karlsruhe, sempre in Germania, il 17 ottobre passato, quando il tedesco ha concluso la difesa della cintura mondiale WBA interim con il verdetto unanime, non accettato dalla parte italiana. Per questo retour-match l’organizzazione tedesca ha dimostrato di aver appreso poco dalla lunga militanza a bordo ring, per assistente alle migliaia di combattimenti offerti, trovandosi a sperimentare il vecchio proverbio italiano “Chi è causa del suo mal pianga se stesso”, pagando pesantemente l’errore di aver ingaggiato volontariamente un pugile che aveva fatto soffrire in più occasioni il loro protetto Feigenbutz. La conoscenza tra i due, appunto, li ha portati ad aprire le ostilità con molta cautela. Entrambi hanno iniziato le offensive con il sinistro lungo al volto. Fatta svanire la tensione accumulata durante la cerimonia di presentazione con gli inni nazionali, De Carolis, kg 75.800, ha preso l’iniziativa affondando i suoi colpi con le serie a due mani; ha attaccato e costretto il tedesco ad indietreggiare verso le corde. La tattica peculiare dell’italiano di tenere il centro del ring diventerà un elemento importante per tutto il resto del match, nel quale il tedesco si è mostrato impreparato, subendo costantemente la presenza addsso. Nel secondo tempo l’impulso offensivo del romano ha continuato a tenere banco di fronte ad un remissivo Feigenbutz, kg 75.700, propenso alla boxe attendista; l’italiano ha approfittato, rubando il tempo all’avversario e colpire a due mani. Entrambi hanno continuato ad usare il sinistro anche nel terzo round ma lo sfidante è apparso più continuo. De Carolis si è fatto apprezzare per il destro, una volta anche con il montante infilato nella guardia stretta del campione. Sono seguiti scambi ravvicinati nei quali il tedesco ha saputo insinuare il suo destro preciso in gancio ed uppercut. I destri di Feigenbutz hanno seguitato a colpire l’avversario nel corso della quarta frazione; uno ha fatto sbandare l’italiano, malfermo sulle gambe. De Carolis ha saputo rispondere innescando la replica avversaria che ha portato il confronto sulla corta distanza con scambi rabbiosi. La battaglia a viso aperto è proseguita nella quinta ripresa, quando il romano è rimasto ferito sopra l’arcata sopracciliare sinistra. Nel sesto tempo De Carolis ha ripreso ad avanzare con il sinistro lungo per preparare la strada al destro. Il tedesco ha continua a tenere la guardia alta, portando meno colpi ma più precisi. Feigenbutz solo nel settimo tempo ha preso la misura all’avversario con il sinistro ed ha incalzato l’azione con il passare dei secondi; De Carolis ha avuto comunque dei buoni momenti. De Carolis ha tenuto il centro del ring anche nell’ottavo round, contro un avversario, rigido sul tronco, ma che ha saputo usare la mobilità di gambe per allontanarsi dall’area resa infuocata dai colpi a raffica che gli piovevano addosso. Il combattimento è continuato a salire di tono con il passare della frazione. Anche la nona ripresa ha visto De Carolis attaccare, provando i suoi affondi a due mani, al capo ed al tronco; il tedesco gli ha tenuto testa in alcune fasi ma la vigoria italiana ha fatto la differenza. Stesso discorso nel decimo round, con i due pugili impegnati a scambiare colpi sempre più insidiosi e difficili da smaltire. Dell’undicesima turno l’epilogo è giunto inaspettato: è bastato un solo colpo del romano per chiudere un conto rimasto aperto da tre mesi. De Carolis (24-6-0, 12) è salito sul trono mondiale ed ha aggiunto il suo nome ai connazionali che lo hanno preceduto nella gioiosa conquista: Mauro Galvano (WBC 1990-1993), Vincenzo Nardiello (WBC 1996), Cristian Sanavia (WBC 2004). Feigenbutz (21-2-0, 19) dovrà rivedere il suo futuro insieme al team organizzativo che lo segue. Per quanto riguarda la cintura mondiale WBA dei supermedi, De Carolis dovrebbe difenderla obbligatoriamente contro il vincitore della sfida tra il neo titolare super champ Fedor Chudinov (14-0-0), russo ed il tedesco Felix Sturm (39-5-3-1, 19), programmata per il 20 giugno prossimo in Germania, nella città di Oberhausen. Non conosciamo gli accordi sottoscritti dalla parte italiana con l’organizzazione tedesca di Sauerland, come obblighi futuri derivanti dal prezioso ingaggio ottenuto. Sappiamo però, che la SPAG diretta da Nisse Sauerland amministra la carriera del danese Patrick Nielsen (28-1-0, 14), cosa che ci fa pensare ad un difesa volontaria che potrebbe avvenire in Danimarca, magari entro l’estate, per rispettare gli impegni della difesa ufficiale.
Tornando alla riunione tedesca vogliamo ricordare la facile vittoria ottenuta dal peso massimo inglese Dereck Chisora (25-5-0, 17) contro l’ungherese Andras Csomor (14-9-1, 12). Il bitannico, sfidante obbligatorio al titolo EBU detenuto dall’invitto finlandese Robert Helenius (22-0-0, 13) e probabile avversario dell’imbattuto londinese Anthony Joshua (15-0-0, 15), ha liquidato il magiaro nel secondo round per knockout tecnico.
Per la cintura WBO International dei pesi massimi-leggeri l’invitto Noel Gevor (20-0-0, 10), armeno di stanza in Germania, ha dominato il confronto con il russo Valery Brudovlery Brudov (42-7-0, 28), combattuto sulla distanza delle 10 riprese.
Altri risultati: Massimi, Dennis Lewandowski V PT 6 Aziz Baran Mediomassimi, Dennis Lewandowski V PT 6 Aziz Baran Mediomassimi, Stefan Haertel V PT 6 Jozsef Racz Massimi-Leggeri, Artur Mann V TKO 5 Phillip Palm Supermedi, Leon Bauer V TKO 1 Ondrej Marvan Massimi, Alexander Hofmann V TKO 2 (Rtd) Bekim Pagga Massimi-Leggeri, Alexander Peil V PT 4 Ivan Brkljaca Supermedi, Patrick Wojcicki V PT 4 Serhii Ksendzov Primiano Michele Schiavone |