HERNANDEZ SUPERA ANCORA UNA VOLTA CUNNINGHAMLa difesa obbligatoria imposta dall’IBF al cubano Yoan Pablo Hernandez, celebata nella notte di sabato 4 febbraio, è stata assolta con merito e gloria dinanzi al più decantato statunitense Steve Cunningham, due volte campione mondiale per la sigla statunitense.
Hernandez e Cunningham si erano affrontati lo scorso ottobre. In quella occasione l’americano aveva ceduto la corona IBF delle 200 libbre per decisione tecnica, deliberata nel sesto round per una ferita che aveva imposto l’alt al confronto. Questa volta nella Fraport Arena di Francoforte, nella regione tedesca dell’Hessen, il 27enne Hernandez non ha lasciato dubbi sulla sua preminenza. Il campione, radicato in Germania dal suo debutto del 2005, ha imposto al suo provetto avversario due conteggi nel quarto round, marcando con questo gesto la superiorità evidente trasfusa nei cartellini dei tre giudici. Al termine delle 12 riprese dirette dall’arbitro Eddie Cotton il verdetto è stato unanime come recitano i giudizi della terna giudicante: 116-110 espressi sia dal messicano Alejandro Lopez Cid che dall’italo-canadese Pasquale Procopio e 115-111 registrati dall’italiano Massimiliano Bianco. Hernandez ha attacco l’avversario con decisione e forza, preferendo il bersaglio grosso per aggravargli la condotta nelle riprese successive. Il fervore di quelle azioni gli ha dato ragione quando Cunningham è crollato nel quarto round. Il mancino cubano non ha saputo andare oltre ed ha permesso all’americano di recuperare, ripresa dopo ripresa, dando sfogo soprattutto alla sua migliore velocità. L’accumulo del punteggio iniziale guadagnato da Hernandez lo metteva al riparo da sorprese sul computo dei numeri. Il campione è tornato all’attacco nelle frazioni finali del confronto, mettendo a dura prova la resistenza dello sfidante. Hernandez, già campione WBA interim della categoria, ha così concluso vittoriosamente la prima difesa della cintura IBF dei massimi-leggeri ed ha portato il numero delle vittorie a quota 26 (13 prima del limite), lamentando un solo insuccesso contro Wayne Braithwaite, terribile picchiatore della Guayana. “U.S.S.” Cunningham ha scritto sul suo record il quarto fallimento della carriera contro 24 trionfi (12 prima del limite).
ALEKSEEV FINALMENTE CAMPIONE
Il russo Aleksander Alekseev, approdato in Germania nel 2006 con un brillante pedigree amatoriale, infine è riuscito a conquistare quello che anelava dal suo debutto a torso nudo, o parte di quella passione che lo ha portato a seguire tutte le iniziative proposte dal suo entourage, appropriate o azzardate che fossero. Il suo coraggio e la potenza nei colpi sono state a volte tradite dalla smisurata fiducia nei suoi mezzi. Chi ha pagato è stato solo lui, comunque ancora pronto a riscattare quegli improvvidi confronti che lo hanno visto soccombere al momento ma non spacciato per sempre. Questa volta il 30enne Alekseev ha portato a casa la sua prima cintura che conta, appropriandosi del vacante titolo europeo dei pesi massimi-leggeri. L’impresa l’ha condotta contro il 32enne Enad Licina, serbo che esercita la professione di pugile in Germania, già avversario di Yoan Pablo Hernandez e Steve Cunningham contro i quali ha combattuto con onore per 12 riprese. Alekseev non ha potuto fare leva sulla sua innata potenza contro l’abile e granitico Licina. Così il match è andato al limite delle riprese programmate sotto la direzione dall’arbitro Daniel Van de Wiele. Il successo è stato ampio come hanno espresso la valutazione dei giudici; 112-118 (Jean-Francois Toupin), 112-116 (Terry O'Connor) e 110-118 (Erkki Meronen). Il mancino Alekseev ha migliorato il record con 22 trionfi (19 prima del limite) contro 2 sconfitte. Il record di Licina mostra 4 insuccessi e 21 vittotie (11 anzitempo).
GUTKNECHT SI RICONFERMA
La cintura europea dei pesi mediomassimi è rimasta nelle mani di Eduard Gutknecht, tedesco di origine kazaca, quando ha respinto con fermezza la chance dell’ucraino Vyacheslav Uzelkov, al suo primo appuntamento europeo . Gutknecht, prossimo a compiere 30 anni, ha staccato di diverse lunghezze il suo consumato opponente. Al termine delle 12 riprese combattute sotto lo sguardo dell’arbitro Terry O'Connor sono stati letti questi cartellini: 117-111 (Daniel Van de Wiele), 116-112 (Jean-Francois Toupin) e 115-113 (Erkki Meronen). Uzelkov, 33 anni in aprile, è stato sfidante di Beibut Shumenov per la corona WBA delle 175 libbre ed ha ceduto ai punti. Gutknecht, sconfitto solo da Robert Stieglitz per la corona WBO dei pesi supermedi, ha sommato la vittoria numero 23 (9 prima del limite) in occasione della seconda difesa del titolo EBU delle 175 libbre. Il verdetto ha segnato il secondo fiasco di Uzelkov che può vantare 25 successi (16 anzitempo).
Il 24enne massimo-leggero polacco Mateusz Masternak, EBU # 6, ha colto un apprezzabile successo prima del limite sull’americano Michael Simms, reduce da una vittoria sbrigativa. L’europeo, classificato da tutti gli enti mondiali, ha vinto per knockout tecnico ad 1:16 della quarta ripresa. Masternak è rimasto imbattuto con 25 vittorie (19 prima del limite). L’ex campione mondiale dilettanti Simms, 22-16-2 (14), ha conosciuto la seconda sconfitta anzitempo.
Il resto del programma ha proposto il ritorno sul ring del 36enne massimo-leggero Troy Ross, guardia destra canadese originario della Guyana, sconfitto per ferita da Steve Cunningham nel 2010 per la vacante cintura IBF delle 200 libbre. Ross, 25-2-0 (16), ha vinto agevolmente il confronto con il 30enne polacco Lukasz Rusiewicz, 9-12-0 (2), sulla distanza delle 8 riprese. Primiano Michele Schiavone |