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UNA SERATA DI GIUGNO A PIACENZAPiacenza-15/06/12. Dopo 15 vittorie il torinese 27enne Massimiliqno Ballisai perde l’imbattibilità e la possibilità di conquistare il titolo Intercontinentale WBA pesi leggeri. Il 28enne domenicano, residente a Barcellona, Felix Lora (14v.di cui 8 prima del limite – 9 s. di cui 1 per k.o. e 5 pari), gli infligge un terribile k.o. dopo 1’56” della 4^ripresa. Questo l’ersito sorprendente del clou della splendida riunione che Salus et Virtus e la Loreni srl Di.Po. hanno presentato al palazzetto dello sport in una calda serata d’estate davanti ad un buon pubblico, tuttavia non adeguato ad un avvenimento pugilistico così importante che vedeva la disputa di 5 incontri professionistici e 3 dilettantistici. Le emozioni e lo spettacolo non sono mancati anche se il livello tecnico dei match non ha raggiunto livelli eccezionali. Ballisai, dunque, non ce l’ha fatta a continuare nella sua strepitosa ascesa e a conquistare un titolo di una certa importanza. Lora si è confermato avversario estremamente pericoloso per l’esperienza conseguita su tutti i rings del mondo che ha calcato con alterna fortuna con la valigia sempre pronta per ogni chiamata e con un maglio nei guantoni che usa come arma letale, Chiamato pochi giorni prima a sostituire lo sfidante ufficiale, l’argentino, Ponce, lo spagnolo è arrivato un po’ soprapeso che è riuscito a smaltire nelle ore precedenti il match con non pochi sacrifici.. Ballisai ha una strana impostazione pugilistica che risente ancora della provenienza dei tai boxe. I suoi colpi hanno una velocità felina e l’efficacia di una mangusta. Seguono strane traiettorie che spesso trovano l’avversario impreparato. Proprio uno di questi aveva raggiunto il mento di Lora proprio pochi attimi prima del suono del primo gong. Lora piegava le ginocchia e l’arbitro, l’ottimo Quartarone, giustamente lo contava tra le proteste dell’angolo di Lora che sosteneva di esser stato colpito dopo il gong. L’incontro entrava subito nel vivo. Ballisai , probabilmente galvanizzato per il parziale successo ottenuto, insisteva nei suoi attacchi alla ricerca di una clamorosa affermazione. Mai suoi colpi, pur precisi e potenti, non procuravano più problemi a Lora che coglieva il momento propizio trovando l’avversario impreparato e mal equilibrato sulle gambe e scaricava sulla mascella del torinese un un-duo devastante. Per Ballisai era la fine. Senza appello. Probabilmente una sconfitta destinata a lasciare il segno in un ragazzo sicuramente dotato ma ancora acerbo per i grandi appuntamenti. C’era gloria, invece, per gli altri piemontesi Lovaglio e Limone e per i due piacentini Sabau e Lazzari. Il cruiser Lovaglio, 11(7)+ 8(2)-,superava con merito il bresciano Cristian Dolzanelli, 16(10)+3(1)-1=, che rientrava dopo un lungo periodo di riposo. da quest’ultimo ci attendevamo qualcosa di più. Se era scontata una certa ruggine dovuta all’inattività, non si capisce,invece, l’ostinazione di Dolzanelli di andare continuamente alla ricerca del colpo risolutore con schemi prevedibili e troppo spesso fuori misura. Nel 2° round si è visto il miglior Dolzanelli, ma si è trattato di un fuoco di paglia perché il buon Lovaglio riprendeva le redini dell’incontro tenendo agevolmente a distanza l’avversario con una buona mobilità e piazzando molti colpi di sbarramento che, pur non producendo catastrofici effetti, gli servivano per aggiudicarsi giustamente il verdetto. Il supergallo Daniele Limone, 8+1-, superava un attendibile test a pieni voti. Il bulgaro Valentin Marinov, 4(2)+1=, confermava la sua integrità, una buona impostazione tecnica ed un sinistro niente male uniti ad apprezzabile spirito agonistico che lo porterà a terminare in piedi un match che nel finale, è stato per lui particolarmente duro e difficile. Merito di un Limone che lo ha splendidamente lavorato per tutte le riprese anticipandolo costantemente con buone combinazioni di colpi togliendogli spazi e misura nelle reazioni. Match di ottima fattura ed un Limone convincente e costantemente alla ricerca di una vittoria prima del limite, ma Marinov soltanto nella ripresa conclusiva andava in grave difficoltà, ma, non ostante due conteggi riusciva a terminare in piedi l’incontro. Il suo connazionale Barislav Zankov(1+,3-), invece, resisteva soltanto 19” davanti allo scatenato debuttante George Sabau, un giovanissimo romeno, 20anni, cresciuto nella Salus sotto le cure dei maestri Alberti e Mosconi. Saabau ha fretta d’arrivare, Lo si è capito subito al suo debutto quando al suono del gong si è subito gettato sull’avversario portandogli una serie di colpi. Uno di questi, un montante gancio sinistro raggiungeva il fegato di Zankov che, dopo aver vacillato per un istante, crollava al tappeto rimanendogli per il conto totale. In questi casi ogni giudizio sarebbe velleitario, Non rimane che rimandarlo alle prossime prestazioni di questo ragazzo (Sabau) indubbiamente dotato di potenza e determinazione. Nei welter il piacentino Paolo Lazzari (12v-2k.o e 1 pari) ed il parmense Alfredo Di Feto, 19(8)*11(1)-1=, davano vita ad un fantastico ed incandescente derby del Ducato sanzionato da un verdetto di parità dopo 6 riprese di continui ed avvincenti scambi sempre su di una linea di ammirevole correttezza. Il verdetto ha fatto discutere. Specie nel clan di Lazzari si reclamava una vittoria che avrebbe potuto starci. La lettura del match in questi casi non è facile in quanto da una parte (Lazzari) ci stanno i colpi più precisi, efficaci e tecnicamente pregevoli, dall’altra (Di Feto) ci sta la quantità di colpi. Sicuramente meglio Lazzari nella prima parte con alcuni pregevoli destri che si stampavano sulla mascella di un irriducibile Di Fetto; recupero del pugliese di Parma nella seconda parte con la 5^ r. sicuramente a suo favore. Due giudici alla fine avevano la parità (57-57), uno, invece, la vittoria del piacentino per 58-56. Al di là del verdetto la prova di Lazzari è da considerarsi positiva. Il ragazzo deve essere più mobile sulle gambe e deve dare più incisività al sinistro, ma i suoi progressi sono evidenti e vanno verso una maturità ricca di prospettive. per ora gli obiettivi sono rivolti ad una sfida al titolo italiano. Chance che il buon Paolo meriterebbe. Di feto, al rientro dopo una lunga pausa…rigeneratrice, ha ritrovato l’antico smalto: un guerriero che non conosce la parola indietreggiare e dalle risorse tecnico-fisiche che a volte hanno del miracoloso. Nella sua categoria sarà ancora uno dei protagonisti. Nel contorno dilettantistico en plein dei pugili piacentini su quelli ferraresi. In evidenza Velcov e Szmecskas e netta affermazione anche di Micevski al termine di un incontro piuttosto confuso. hanno contribuito alla riuscita della manifestazione le ottime direzioni arbitrali dei vari Quartarone, Giubelli, Roda e Giovanni Poggi e l’esperta e coinvolgente conduzione dello speaker Mimmo Zambrana. Questi i risultati: Dilettanti: Elite pesi medi: Velcov (Salus) b. Cazacu (Amici del pug. Ferrara) ai p. Elite pesi S.welter: Szmecskas (Salus) b. Tatangmo (Amici del pug. Ferrara) ai p. Elite pesi Mediomassimi: Micevski (Salus) b. Tiganas (Amici del pug. Ferrara) ai p. Professionisti. Cruiser; Maurizio Lovaglio (Torino-col.Loreni) b. Cristian Dolzanelli (Brescia-col. Loreni) ai p. 6r. S.welter: Gheorghe Sabau (Piacenza-col.Loreni-kg.70,700) b. Barislav Zankov (Bulgaria – team Alexeev) per k.o. a 19” della 1^r. Supergallo: Daniele Limone (Torino-Col.Loreni-kg.56,800) b. Valentin Marinov (Bulgaria-team Alexeev-kg.55,500) ai p. 6r. Welter: Paolo Lazzari (Piacenza-col. Loreni –kg.69) e Alfredo Di Feto (Parma-col.Loreni-kg.67,800) pari in 6r, Campionato Intercontinentale WBA Pesi Leggeri Felix Lora (Rep.Domenicana-team Gallego – kg. 61) b. Massimiliano Ballisai (Torino-col. Loreni – kg.60,600) per k.o. 4^r. Supervisor: Guatltiero Becchetti – Arbitro: Giuseppe Quartarone – Giudici: Jean Luis Legland (Francia), Stefano Carrozza e Antonio Giubelli – Medico: prof. Mario Ireneo Sturla. Luigi Carini Fonte: Ada Apa, Alfredo Bruno |
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