Applausi per i contendentidi Alfredo Bruno Dopo cinque giorni di combattimenti (parola giusta) si sono concluse la Fase Regionale per il Torneo Nazionale Senior e la Fase Regionale per gli Assoluti Youth. Molte luci, comprese quelle accese nel bell’impianto Americo Vespucci, erede dello storico Lagrange, e poche ombre. Il tutto è merito degli organizzatori Boxing Arcesi e Phoenix Gym, del comportamento corretto di pugili e dei maestri, di arbitri e cronometristi, oltre all’apporto fondamentale dei medici. Il pubblico merita un discorso a parte con un tifo acceso e corretto che ha riempito le serate come l’orchestra fa con il cantante.
Le finali iniziano dai più piccoli (Youth). Iuliano e Petruzzella non arrivano ai 49kg ma hanno il pepe addosso. Iuliano sfrutta al massimo l’allungo contro un avversario alla disperata ricerca della corta distanza per scaricare le sue bordate. Vince Iuliano. Tra Tigan e Pistaferri il match scorre sull’equilibrio di una lama. I due piccoli guerrieri non si risparmiano, il verdetto non facile da emettere viene assegnato a Tigan. Daniel Spada è una delle nostre speranze, sul ring detta legge con la sua tecnica e scelta di tempo. Santoro subisce, ma dimostra carattere e coraggio con un finale garibaldino che tiene sul chi va là l’allievo di Condello. Proietti parte a spron battuto per sorprendere Gasparri. Ma quest’ultimo pian piano prende le misure, compreso un finale al veleno con duri scambi. Match in società tra Scarda e Furlanetto, appartenenti alla Phoenix Gym. Per il primo, pluricampione nazionale, si è trattato di un Torneo di riposo. Furlanetto ha ascoltato il detto “non svegliare il can che dorme” facendo da comprimario al suo blasonato avversario. Rossetti è una forza della natura e per Salvati è stato tutt’altro che agevole tenerlo a freno. Il pugile delle Fiamme Oro ha intelligenza e mestiere, due ingredienti in compagnia dei diretti per contrastare l’avversario anche se il verdetto a suo favore non è condiviso da molti. Di Fiore e Legnante sono due pugili di ottima qualità e per certi versi simili nel loro modo di boxare. Match equilibrato con verdetto assegnato all’allievo di Simula. Pietrosanti e Lusi hanno fatto intravedere una carica agonistica non indifferente non risparmiandosi per l’intero match. Vittoria assegnata a Lusi, apparso più preciso, ma sono entrambi da seguire.
Si passa quindi ai più grandi (Senior). Ruggeri ha attaccato per tutti e nove i minuti, costringendo alla difensiva Serangeli che fatica a tenerlo a distanza. I giudici premiano l’impostazione tecnica di Serangeli, mentre per Ruggeri tanta fatica per una sconfitta. Di Bonaventura e Caputi nell’affrontarsi scelgono la strada della prudenza, che dà ragione al pugile della Frontaloni. Per Marte, tra l’altro in mitologia dio della guerra, verrebbe voglia di dire che è di un altro pianeta, ma il gioco di parole rende bene l’idea del pugile che si allena in palestra con i Sarchioto. Paccasassi non è certo un tipo tenero e non si tira indietro, un errore fatale che gli costa il verdetto con scambi finali al cardiopalma. Marquez aveva cominciato bene con Montoni, ma non poteva certo prevedere l’ossessionante ritmo a cui il pugile della Phoenix l’avrebbe sottoposto. Difficile tenerlo a freno, con le buone e le cattive, fino al finale che diventa quasi una liberazione per l’allievo di Pancione. I 69kg possono definirsi tranquillamente la categoria regina del Torneo per numero di iscritti e per il loro valore, molti senz’altro in poco tempo diventeranno Elite. La sfida finale, dopo selezioni durissime, ha visto di fronte Tagliavini e Baccei. Descrivere il match è impossibile, ma il miglior commento lo hanno fatto gli applausi che hanno accompagnato le varie fasi ora favorevoli a uno ora all’altro. Boxe di buona tecnica, ma anche di sostanza. Uno spettacolo da vedere in televisione. Vince Tagliavini e con merito, il pugile di Mattioli e Ascani sembra sempre trovare una risorsa in più dei suoi avversari. Baccei dopo aver eliminato in semifinale Campanella, altro grande protagonista, stavolta ha cercato di scalare una montagna invalicabile. Fabrizio Carbotti, fratello del Nazionale Mirko, è un’altra delle rivelazioni del Torneo, anche se il ragazzo ha già dimostrato i suoi numeri. Ha padronanza sul ring e il suo destro che sembrerebbe di disturbo diventa invece un colpo secco nel finale della sua traiettoria. Predilige essere attaccato per contrare l’avversario con le sue lunghe leve. Fatto l’elogio di Carbotti, viene anche spontaneo dire che il valore di un pugile sale quando ha di fronte un avversario bravo, e qui parliamo di Califano, un irriducibile pronto a sfruttare ogni distrazione dell’avversario. Match interessante tra due scuole diverse, ma superare Carbotti è un problema. Corgnale è l’unico arrivato in finale per la Gim Boxe Setteville che ha presentato un bel gruppo di protagonisti. Corgnale, longilineo, sembra avere il radar nei guantoni, e per Aureli l’unica strada percorribile è quella della corta distanza, ma è come toccare i fili dell’elettricità. Nel terzo round per l’allievo di Vagni ci sta pure un conteggio, preludio alla sconfitta. Entriamo nella zona colossi con Alfonsi e Zolli. Il primo può essere definito come un’altra delle rivelazioni del Torneo. Sembra capitato sul ring per caso, ma è solo un’impressione, perchè assorbe bene gli attacchi dell’avversario e quando parte con le sue serie sono dolori. Zolli, al rientro dopo vari anni, veniva contato nel primo round, ma sembrava aver smaltito cercando l’iniziativa. Nel terzo round Alfonsi si scatenava costringendo ad un nuovo conteggio Zolli. Poco dopo era l’arbitro a decretare lo stop per evitare guai peggiori. Chiudono la serata D’Adamo e Benedetti. I due supermassimi non si risparmiano. D’Adamo, un veterano dei Tornei, cerca di tenere l’iniziativa ma si deve guardare dalla reazione del suo avversario. Tre riprese a tutto ritmo con il successo del pugile di Cassino.
Finisce così una bella serata dove sul ring si sono alternati personaggi del nostro boxing (dilettanti e professionisti) per premiare gli atleti. Tanto per fare alcuni nomi: Ranaldi, Lancia, Mazzei, Nodaro, Bellusci, Carbotti senior, Bevilacqua, Fiori, i piccoli Spada, Vianello con la sua compagna Laura, campionessa di BeachVolley. FINALI SENIOR Kg. 52 Tiziano Serangeli (Frontaloni) b. Francesco Ruggeri (Bucciarelli Boxe).
Kg. 56 Ivan Di Bonaventura (Frontaloni) b. Leonardo Caputi (Ecole de Combat).
Kg. 60 Daniele Marte (Imperium) b. Lorenzo Paccasassi (Il Gladiatore).
Kg. 64 Matteo Montoni (Phoenix Gym) b. Hidalgo Marquez (Laurentino Boxe).
Kg. 69 Emiliano Tagliavini (Team Boxe Roma XI) b. Sauro Baccei (Filippella Sporting).
Kg. 75 Fabrizio Carbotti (Silicella Boxing) b. Giuseppe Califano (Boxing Arcesi).
Kg. 81 Edoardo Crognale (Setteville Nord) b. Gianmarco Aureli (Il Gladiatore).
Kg. 91 Dario Alfonsi (Co.Na. Boxe) b. Alessandro Zolli (Domenico Tiberia) kot 3.
Kg. 91+ Ivan D’Adamo (Training Boxe Cassino) b. Alessio Benedetti (Marco Aurelio. FINALI YOUTH Kg. 49 Mario Iuliano (SS Lazio) b. Simone Petruzzella (Frascati Boxe).
Kg. 52 Tiberius Tican (Il Gladiatore) b. Giovanni Pistaferri (Audace).
Kg. 56 Daniel Spada (SS Lazio) b. Danilo Santoro (Roma Est).
Kg. 60 Christian Gasparri (Cosmo) b. Valerio Proietti (Il Gladiatore)
Kg. 64 Andrea Scarda (Phoenix Gym) b. Nicolò Furlanetto (Phoenix Gym).
Kg. 69 Remo Salvati (Fiamme Oro) b. Pietro Rossetti (Team Boxe Roma XI).
Kg. 75 Alessio Di Fiore (Venus) b. Francesco Legnante (Olimpic Romans).
Kg. 81 Michelangelo Lusi (Fiamme Oro) b. Alessio Pietrosanti (Volsca). Commissario di Riunione: Mollicone Orfeo Arbitri/Giudici: Scali Roberto, Angileri Fabio, Derasmo Raffaele, Sstipa Vincenzo Alfredo Bruno |