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L'ITALIA SI GIOCA TUTTO CON L'UCRAINAGli ospiti a Gela con un quintetto fortissimoPer noi Selby, Conceicao, Mangiacapre, Benchabla e Nistordi Giuliano Orlando Sabato sera, Italia e Ucraina, sul ring allestito al PalaCossiga di Gela nella provincia di Caltanissetta giocano a carte scoperte. Entrambe le franchigie si presentano col meglio disponibile. Gli ospiti debbono farsi perdonare dai propri tifosi l’inciampo imprevisto contro l’Argentina. La situazione di classifica, li costringe a vincere in Italia o perlomeno, ottenere due vittorie, che assicurano un punto, sufficiente per restare davanti a noi, alla vigilia dell’ultimo turno. Gli ucraini nel primo recupero avvenuto il 14 febbraio a Brovary contro la Germania, hanno sostituito a giusta ragione il leggero, il welter e il mediomassimo, tenendoli a riposo per farli combatte a Gela. Questo a significare che i cinque titolari sono il top a disposizione degli ospiti. Lo stesso ha fatto Francesco Damiani, consapevole dei rischi in questa sfida. Ci si chiede dell’importanza che assume il primo posto in classifica, visto che nei quarti, tra Russia e Azerbajan, non ci sono grandi differenze nei valori, essendo comunque forti entrambe. Il vero problema arriva nelle semifinali, dove nessuno vuole affrontare i cubani, che partono favoriti per il successo finale. Discorso filante, anche se il Kazakistan, che finora non ha messo sul ring, un solo titolare di Almaty, non è certo rassegnato a dare strada ai caraibici. I mondiali hanno dimostrato che gli asiatici non gli sono inferiori. Giustificata la nostra ambizione per scavalcare l’Ucraina, resta la difficoltà dell’impresa. Nell’andata a Brovary, fu una resa più pesante del previsto. Un 4-1, figlio di sconfitte dai molti rammarichi. In particolare quella di Russo, che non aveva mai perduto nelle quattro edizioni, contro un non certo irresistibile Korneyev, bielorusso bravino, premiato dai giudici in modo eccessivo, comunque aiutato dalla prova negativa dell’italiano. Dubbia anche la vittoria di Petrauskas contro Stankovic nei 64 kg., mentre Tavares (75) e Conselmo (49) erano inferiori a Mitrofanov e Kudryakov. Stavolta si cambiano le categorie e l’equilibrio appare come la costante dei confronti. Nei 52 kg. il gallese Selby (25 anni) finora imbattuto (7) trova un cliente di riguardo nel kirghiso Usenaliyev, 22 anni, e un curriculum emblematico, iniziato ad alto livello ai mondiali 2009 a Milano a soli 18 anni, proseguito nel 2011 a Baku e ancora lo scorso anno ad Almaty, dove impegnò al massimo il kazako Suleimanov, dopo aver battuto il moldavo Riscan. Per contro, il gallese in fatto di esperienza e podi non è secondo a nessuno. Gli manca solo quello olimpico dopo aver fallito l’opportunità a Londra. In compenso ha conquistato l’argento ai mondiali 2011 e il bronzo nel 2013, presente anche nel 2009 a Milano e nel 2007 a Chicago. Sul trono europeo siede da due edizioni (Ankara e Minsk) oltre ai due bronzi 2010 e 2008. Il leggero Conceicao, brasiliano di 25 anni, argento mondiale in carica, è cresciuto senza far troppo rumore. Titolare ai mondiali di Milano nel 2009, due anni dopo a Baku in Azerbajan, fermato da Lomachenko negli ottavi, dopo una battaglia incertissima, come dice il 19-18 finale. Il debutto sul grande palcoscenico è del 2008 ai Giochi di Pechino, non ancora ventenne. Boxe difficile da interpretare, colpi lunghi e ottima scelta di tempo. Lo affronta Ishenko, campione europeo in carica e titolare ai Giochi di Londra, anche se con poca fortuna. Attaccante non stop. Titolare da tre stagioni in Ucraina, due vittorie in questa stagione nelle WSB. Nei welter l’unico italiano del quintetto. Vincenzo Mangiacapre, 25 anni appena compiuti, ha macchiato il ruolino di marcia, lo scorso gennaio a Miami negli Usa, superato dal francese Cissokho al termine di un confronto molto spigoloso, lasciando molti dubbi sul verdetto assai casalingo. D’obbligo riscattarsi subito. L’occasione si presenta di fronte a Lazarev, classe 1987, pugile esperto, già superato lo scorso settembre ai mondiali di Almaty negli ottavi. Rivale alla sua portata, terzo agli assoluti nel 2012, eliminato nei quarti agli europei di Minsk. Resta comunque un osso duro per l’esperienza e il temperamento. L’altro straniero che ha portato preziose vittorie alla franchigia italiana è il mediomassimo algerino Benchabla, 26 anni, il meno giovane del quintetto, capace di battere il quotato e titolato irlandese Ward, lo scorso anno. Lunga esperienza ad alti livelli. Presente ai Giochi di Pechino e Londra. Nel 2008 perse dal cinese Zhang che colse l’oro e nel 2012 lottò alla pari con l’ucraino Gvozdik, la sua bestia nera, passato al professionismo, per il bronzo. Due presenze iridate (2011-2013) senza troppa fortuna. Per contro nelle WSB ha un carnet di tutto rispetto. Vincitore nella prima edizione del torneo per categoria, che gli assicurò il pass per Londra. Ha disputato 20 incontri e sole 4 sconfitte. Contro Ganzulia, 21 anni, campione nazionale in forte crescita, come ha dimostrato ai mondiali 2013, impegnando parecchio il cubano De La Cruz che ha vinto l’oro, dovrà dare il meglio e stare molto attento ai destri di un buon colpitore. Il quinto incontro delle serata è riservato ai giganti (+91) e per noi c’è il romeno Nistor, 23 anni, il più giovane del nostro gruppo. L’abbiamo scritto spesso che non è un modello di eleganza. La scarsa statura lo costringe ad assalire e forzare le altrui difese. Non avendo il fisico del perfetto atleta, spesso sbraccia. Ma non fatevi ingannare, i muscoli del danubiano hanno la paprika e lasciano il segno. Inoltre da persona intelligente e modesta, sta migliorando ad ogni match. Non dimentichiamoci che agli europei 2011 ad Ankara stese un certo Joshua, l’anno dopo, sia pure ingiustamente, oro olimpico. L’ucraino Plevako, suo coetaneo, ha diversi centimetri in più di altezza, forse non è il migliore ucraino, ma sta crescendo ad ogni match e quindi prova a vincere. Bronzo ai nazionali, ai mondiali di Almaty si è fermato ai quarti. Un match molto equilibrato. Ripetiamo il 3-2 gioca tutto a favore dell’Ucraina. Quindi … Fox Sport 2 in diretta dalle 21 con Mario Giambuzzi. Gli altri confronti. Girone A: Algeria-Argentina e USA-Germania. Girone B: Polonia-Messico, Cuba-Kazakistan, Azerbajan-Russia. Giuliano Orlando |
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