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In palio l'europeo femminile dei pesi moscaMatano alla caccia dell’Intercontinentale superwelter contro il pericoloso KoivulaLovaglio e Guglielmino per l'italiano massimi-leggeridi Giuliano Orlando Venerdì 6 febbraio 2015 -- Era dai tempi delle sfide tra Galassi e Bianchini (2008) che mancava un confronto tra italiane per una cintura internazionale. Sabato sera a Ferrara, due signore della boxe di casa nostra: Simona Galassi contro Loredana Piazza per l’europeo mosca, titolo che la romagnola detiene dal giugno 2013. Non sono giovanissime, la campionessa ha 42 primavere, la sfidante 35, eppure hanno nel cassetto dei desideri, traguardi ancora più ambiziosi. La Galassi è l’icona assoluta della noble art in rosa. Pioniera del movimento, anche se ha mosso in primi passi nel settore alla soglia dei 29 anni, dopo lunga attività tra kick e muay thai. Scoperta da Lello Bergamasco ed Emy Renzini, alla vigilia dei primi mondiali femminili del 2001. Fatta debuttare in fretta e furia, con un paio di match per poterla iscrivere e portare a Scranton (Usa) dove, tra la sorpresa generale, vince l’oro. Dando l’avvio ad una carriera che definire incredibile è semplicistico. Tre titoli mondiali, altrettanti europei e pure l’UE, oltre a quattro cinture nazionali dal 2003 al 2006. Debutta al professionismo nell’ottobre 2006, lasciandosi alle spalle un biglietto da visita di 86 vittorie e una sconfitta scandalosa in Turchia, che grida ancora oggi vendetta. Ha 34 anni, ma per lei l’anagrafe è bugiarda. Primo incontro a Milano, sotto l’ala di Salvatore Cherchi, che apre la sua scuderia per la prima volta ad una donna. Al terzo confronto, l’esame europeo è troppo affrettato contro la francese Nadia Hokmi, più esperta e cattiva. Il pari salva la situazione, ma Simona ragazza riflessiva e giudiziosa, capisce che la fretta è cattiva consigliera e riprende con pazienza la scalata. Nel 2008 conquista il mondiale WBC mosca scalzando l’altra pioniera Stefania Bianchini a Forlì. Dopo quattro difese, nel 2011, lo cede alla messicana Juarez sull’infuocato ring di Polanco, con un verdetto casalingo. Cinque mesi dopo, a Cagliari torna regina del mondo IBF tra i supermosca. Tiene la cintura fino al 2012, battuta dalla magiara Szebeledi, vent’anni più giovane. Lungi dalla resa, l’anno dopo conquista l’europeo e si permette di tenere testa alla Kentikian a Stoccarda per l’iride WBA. Passa dal tecnico Valerio Nati ad Alex Duran, col quale trova nuovi stimoli. La scorsa stagione difende due volte l’europeo e sabato sera a Ferrara, si appresta al terzo esame, affrontando una vecchia conoscenza ai tempi del dilettantismo: Loredana Piazza (10+2-), che annovera dieci vittorie in Italia, mentre le due sconfitte, in Argentina e in Giappone, portano l’etichetta mondiale. La Galassi ha svolto la solita preparazione da perfezionista, proprio a Ferrara, arrivando allo scoccare dell’impegno, consapevole di aver fatto tutto al meglio. “Conosco Loredana da molti anni. L’ho battuta due nel 2003 e 2005, ma ogni incontro ha la sua storia, Sicuramente disputerà il match della vita. Per questo guai a sottovalutarla. Non solo, questa difesa è di transizione, proiettata al prossimo impegno mondiale che mi hanno assicurato in estate, contro l’argentina Paola Yudica, titolare IBF mosca. Potrebbe essere l’ultimo squillo dopo quindici anni di pugilato ad altissimo livello e vorrei indirizzarlo nel segno della vittoria”. Loredana Piazza, conferma che sarà il match della vita. Professionista dal 2008, ha preferito un percorso più alternativo, anche se il pugilato resta l’amore infinito, condiviso con famiglia e lavoro. “Ho una figlia Rebecca che ha meno di sei mesi, un marito che pratica la boxe come me, l’attuale campione italiano leggeri Max Ballisai, il mio partner ideale che mi è sempre vicino e il bar di famiglia, con i genitori che sono la mia nicchia fantastica”. Un derby rovente. Nei dilettanti il bilancio è di 2-0 per la Galassi. “Esatto, anche se il mio curriculum non è da trascurare, ho vinto un bronzo europeo e quattro titoli italiani. Inoltre il tempo potrebbe lavorare per me. Simona ha 42 anni, io sette meno. Mi sono allenata col maestro Orso come mai in passato e forse la mia voglia stavolta è superiore alla sua. Simona combatte in casa, ma contano i pugni, pronta a tirarne tanti per 10 riprese, senza fermarmi. Inoltre sono più potente e questo potrebbe fare la differenza. Salgo sul ring per vincere”. Posta indubbiamente alta, che va oltre la cintura europea in gioco. I mentori delle Galassi hanno un preaccordo con la nuova campionessa del mondo IBF, l’argentina Paola Yudica, per una difesa in Italia. Simona non intende perdere questa grande opportunità. Che potrebbe venire dirottata alla Piazza, qualora capovolgesse il pronostico, che strizza l’occhio alla romagnola. Tutto ciò accresce l’attesa e la certezza di una battaglia rovente. Il clou è riservato all’altro beniamino di casa, Marcello Matano (13-1) chiamato ad una prova d’orgoglio e di riscatto, dopo aver perduto la cintura italiana a spese di Moncelli. Stavolta in palio c’è l’Intercontinentale IBF superwelter e l’avversario è decisamente ostico. Arriva dalla Finlandia e si presenta con le caratteristiche del vincente. Jussi Koivula ha 31 anni, 17 vittorie e una sola sconfitta registrata nel 2013. Ha sempre combattuto in patria, ma non appare per nulla intimidito. Ha una storia d’indigenza alle spalle, la boxe lo ha risarcito e tranquillizzato. Match molto incerto, importante per salire in fretta nei valori europei. Le due sfide verranno trasmesse da Italia1 alle 23.45. Da non perdere assolutamente. A completare il programma al palasport di Ferrara, in piazzale Azzurri d’Italia, l’assegnazione del tricolore massimi leggeri, tra Rosario Guglielmino (6-2) e Maurizio Lovaglio (17-10). Più picchiatore il primo, migliore tecnicamente il secondo. Questi i pesi fatti registrare oggi pomeriggio: Simona Galassi, kg 50.500 Loredana Piazza, kg 50.650 Marcello Matano, kg 68.150 Jussi Koivula, kg 69.150 Maurizio Lovaglio, kg 88.150 Rosario Guglielmino, kg 89 Marco Iuculano, kg 62 Mattia Musacchi, kg 56.500 Giuliano Orlando |
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