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Povetkin supera agevolmente la prima difesaIl 32enne russso Alexander Povetkin ha difeso per la prima volta la cintura WBA della massima divisione di peso, con una decisa prestazione che ha fugato molti dei dubbi che aleggiano attorno alla sua figura di campione del mondo. Molti media del pugilato internazionale, con argomentazioni più da detrattori che da analisti, continuano a scrivere che il russo guidato dall’organizzazione tedesca Sauerland Event non ha la cosiddetta stoffa per mantenersi ai vertici. Gli stessi dimenticano o ignorano il lungo trascorso amatoriale di Povetkin, vincitore di moltissime medaglie che contano. Noi non vogliamo confondere le due carriere, perché conosciamo a fondo le differenze esistenti tra il pugilato in maglietta e quello a torso nudo, ma non possiamo nemmeno trascurare o non considerare l’esperienza maturata tra i dilettanti dove è stato il numero uno al mondo. Da allora, nel passaggio al professionismo, ha lavorato a lungo per adattare le sue qualità e la preziosa esperienza accumulata alle diverse esigenze che il professionismo necessita ed impone. Ad oggi viene seguito da Teddy Atlas che è un trainer di tutto rispetto. Il risultato di questa nostra modesta considerazione lo ha registrato l’americano Cedric Boswell, che si è presentato all’appuntamento mondiale come tetragono, deciso a rendere difficile la serata al campione, con il record arricchito negli ultimi anni con nomi che circolano nelle diverse classifiche mondiali. Purtroppo la massima divisione di peso soffre di nomi famosi per mancanza di prestazioni altisonanti. Tornando al confronto mondiale tenutosi la sera del 3 dicembre nell’Hartwall Arena di Helsinki in Finlandia, riscaldata da 12.738 spettatoti paganti, Povetkin ha saputo pilotare la strategia per sovrastare e tenere sotto controllo il volenteroso avversario. Quando l’americano è apparso “cotto a puntino” il russo ha chiesto un maggiore impegno alla sua potenza. La riposta è stata una fragorosa esplosione nell’ottavo round che ha fatto cadere all’indiestro Boswell. A quel punto l’arbitro italiano Giuseppe Quartarone ha fermato il match. Mancavano 2 secondi alla fine della ripresa. Povetkin ha lasciato il ring da invitto con 23 trionfi (16 prima del limite). Il 42enne Boswell ha segnato la sconfitta numero 2 a fronte di 35 vittorie (25 prima del limite). Nella conferenza stampa allestita dopo il match il campione ha dichiarato la sua soddisfazione per il risultato conseguito. Povetkin ha poi accolto la sfida del campione WBO dei pesi massimi-leggeri Marco Huck. “Captain” Huck ha motivato l’aspirazione di misurarsi con Povetkin perché è campione mondiale delle 200-libbre con 8 difese all’attivo. Ha bisogno di nuove emozioni ed inedite sfide. Vedremo come Sauerland, promoter di Povetkin e Huck, potrà conciliare l’ambizione di Huck con i suoi programmi organizzativi. HELENIUS NUOVO CAMPIONE D’EUROPAIl lungo programma ha visto salire sul ring un’altra speranza bianca dei pesi massimi, il 27enne finlandese Robert Helenius, che ha incrociato i guantoni con il validissimo inglese Dereck Chisora, sotto la direzione dell’arbitro italiano Adrio Zannoni. I due si sono affrontati per il vacante titolo d’Europa della massima divisione e per le due cinture intercontinentali, targate WBO e WBA, possedute da Helenius. Il match è durato 12 riprese, come programmate, ed è stato intenso a duro perché entrambi volevano avere il primato europeo. “Del Boy” Chisora è stato campione British e Commonwealth. Ha dovuto passare la mano di fronte all’astro nascente Tyson Fury e la vittoria in Finlandia la cercava a tutti i costi per riproporsi all’attenzione internazionale. “The Nordic Nightmare” Helenius voleva comunque primeggiare per continuare a scrivere risultati positivi sull’immacolato record, con l’importante cintura europa in bella mostra. La conslusione finale ha ripagato la brama di Helenius, benché il risultato di vittoria è stato attribuito con verdetto diviso. Due 115-113 a favore di Helenius, rispettivamente di Manuel Oliver Palomo e Giuseppe Quartarone, contro un uguale 115-113 ma a vantaggio di Chisora. Al termine delle 12 riprese Helenius ha ammesso di aver sostenuto il pià duro combattimento della sua carriera. Poi ha aggiunto che un infortuno alla mano destra capitatogli nella prima ripresa lo ha condizionato per il resto del match. Chisora ha disapprovato il verdetto sostenendo di aver vinto il confronto. Il promoter Wilfried Sauerland si è detto disposto a negoziare una rivincita, nella consapevolezza che il suo protetto Helenius è stato fortunato. Il rematch potrà avvenire solo dopo che Helenius avrà affrontato lo sfidante obbligatorio Alexander Dimitrenko, rinunciatario alla corona continentale perché inm convalescenza. Helenius è rimasto imbattuto con 17 vittorie (11 prima del limite), mentre Chisora, prossimo a compiere 28 anni, ha ora il record di 15 successi (9 prima del limite) e 2 sconfitte. BRAEKHUS RIMANE FIRST LADYLa campionessa WBC, WBA e WBO dei pesi welter Cecilia Braekhus, norvegese nata 30 anni fa in Colombia, ha confermato il suo nomignolo di “”First Lady” nell’ennessima difesa delle sue cinture. Braekhus ha disposto della 29enne stunitense Kuulei Kupihea, guardia destra hawaiiana, nell’ultima ripresa. La supremazia della campionessa, ampiamente in vantaggio sui cartellini dei tre giudici (due 89-82 ed un 90-81), ha richiesto l’intervento arbitrale a 57 secondi dall’avvio del decimo round. L’invitto record di Braekhus ha raggiunto ora la quota di 19 successi (5 prima del limite). Il modesto record di Kupihea mostra questi numeri: 7-2-0 (2). I due italiani ingaggiati sono tornati a mani vuote. Il superwelter Giammario Grassellini, 19-6-2 (10), è stato fermato a 48 secondi dall’avvio del confronto con l’imbattuto tedesco Jack Culcay, 10-0-0 (6), medaglia d’oro ai mondiali dilettanti di Milano. Il peso leggero Pasquale Di Silvio, 13-4-0 (5), ha lottato 10 riprese con l’invitto locale Edis Tatli, 16-0-0 (3), ma è rimasto troppo indietro sui cartellini dei tre giudici (100-90, 100-92 e 98-93). Altri risultati: Massimi, Edmund Gerber W KO 1 Marcus McGee Massimi, Jarno Rosberg W PTS 8 UD Manuel Pucheta Welter, Jussi Koivula W PTS 8 UD Jose Del Rio Mediomassimi, Erik Skoglund W PTS 4 UD Amine Belali Primiano Michele Schiavone |
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