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Un autentico campione del mondo, seppure senza coronadi Pietro Anselmi Guido Bardelli nacque a Barre, nello Stato di Vermont, nel 1907. Alla morte del padre la famiglia si trasferì a Burke, nel nord dello Stato di Idaho, una cittadina nota per l’estrazione mineraria. Venne attratto dal pugilato durante la sua adolescenza e, senza esperienza amatoriale, a 17 anni debuttò come professionista, destando grande impressione con un fuori combattimento a spese dell’esperto Bill Grenich. Soprannominato “Young Firpo” dal suo allenatore che vide in lui delle somiglianze con l’argerntino Luis Firpo, venne presto accreditato come la sensazione del knockout. Dotato di argento vivo nel fisico, velocità di gambe e dinamite nei pugni, molti videro in lui l’atleta capace di diventare campione del mondo, Non ebbe mai un manager, curando direttamente i suoi affari di pugilato, si affidò al trainer Mel Epstein per essere seguito in palestra e sul ring durante i combattimenti. Mentre i più intimi lo chiamarono “Guido” o “Firp”, la stampa lo soprannominò “The Wild Bull of Burke”, ossia “il toro selvaggio di Burke”, elogiando le sue formidabili qualità di combattente, fino a definirlo sensazionale e indimenticabile. Nella sua carriera, durata dal 1924 al 1937, con un ritorno dopo dieci anni d’inattività, incontrò molti dei più grandi mediomassimi della sua epoca, alcuni dei quali furono Harry Dillon, Jimmy Darcy, Del Fontaine, Pete Cerkan, Frankie Wine, Dusty Miller, George Dixon, Tiger Thomas, Fred Lenhart, Leo Lomski, Wesley KO Ketchell, George Manley, KO White, Tiger Jack Fox e John Henry Lewis, per ricordare alcuni. Conquistato il titolo Pacific Coast dei pesi mediomassimi e difeso con successo più volte, si pensò a lui come il nuovo campione del mondo della categoria. All’inizio del 1934 ci furono i preparativi per la firma del contratto circa la sfida a Maxie Rosenbloom, campione del mondo, in un match previsto sulle 15 riprese da tenere a Portland, Oregon. Purtroppo il disaccordo sulla percentuale richiesta da Young Firpo per i diritti sui biglietti venduti fece saltare la trattativa e l’atteso confronto tra il terribile picchiatore e lo stilista. Sfortunatamente nella primavera di quell’anno Young Firpo, in viaggio verso Butte, Montana, per affrontare Gorilla Jones, rimase vittima di un incidente stradale i cui postumi lo costrinsero all’inattività prima e condizionarono il rendimento dopo. Tornato in forma Young Firpo cercò invano di ottenere l’occasione di competere per un campionato del mondo: svanita la sfida a Rosenbloom, provò con Bob Orlin e John Henry Lewis, con il quale aveva pareggiato in precedenza, senza riuscirci, perché temuto da tutti. Negli ultimi anni di attività Young Firpo, deluso per la negata chance iridata, perse il mordente necessario per imporsi a modo suo. Lasciò il ring dopo averlo calcato 94 volte. Rimase nell’ambiente, prima come arbitro e poi come organizzatore. Molti anni dopo gli esperti statunitensi di pugilato ricordarono le grandi doti di Young Firpo, sostenendo che fu un eccellente pugile, che poteva essere definito campione del mondo, anche se c’era uno in carica. Gli stessi sostennero che era capace di picchiare più forte di Archie Moore e Bob Foster. YOUNG FIRPO
Totale incontri 94 (75. 15. 4.)
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