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Lo scorso week-end pugilistico è stato aperto dalla difesa del titolo WBA dei pesi superwelter da parte del 26enne statunitense Austin Trout. L’11 novembre nel Cohen Stadium di El Paso in Texas, il mancino Trout ha offerto la chance al 33enne australiano di origine italiana Frank LoPorto, ma non gli concesso scampo e, dopo un atterramento nella prima ripresa, ha condotto il confronto a suo piacimento fino allo stop dell’arbitro Rafael Ramos. LoPorto, 17-5-2 (7), è stato fermato a 2:32 del sesto round e ricondotto nella dimensione dei titoli dell’Australia e PABA che possiede. Trout ha mantenuto per la seconda volta la cintura iridata da quando l’ha conquistata lo scorso febbraio contro il messicano Rigoberto Alvarez, fratello del titolare WBC soprannominato “Canelo”, ed è rimasto imbattuto con 24 successi (14 prima del limite). La stessa sera nel Mandalay Bay Resort & Casino di Las Vegas, Nevada, il 25enne Diego Magdaleno ha difeso per la terza volta il titolo NABF dei pesi superpiuma. Il mancino Magdaleno ha respinto la sfida del 33enne messicano Emmanuel Lucero, con decisione unanime in 10 tempi. Questi i cartellini: 100-89, 100-88 e 100-87. L’invitto Magdaleno, 21-0-0 (7), ha obbligato al tappeto l’esperto Lucero, 26-8-1 (14), nel corso del sesto assalto. Il medio Mat Korobov, russo di 28 anni trapiantato negli States, ha fatto durare quattro riprese la resistenza del coetaneo Latif Mundy, 10-4-0 (4). Il mancino Korobov è imbattuto con 17 vittorie (10 prima del limite). Ha lasciato il quadrato da invitto anche il filippino Mercito Gesta che ha regolato ai punti sulla distanza delle 10 riprese Ricardo Dominguez, dopo avergli imposto un knockdown nel sesto round. Il 24enne guardia destra Gesta vanta ora il record di 24-0-1 (12), mentre il 26enne Dominguez riporta il record di 34-8-2 (21). Nelle stesse ore a St Paul nel Minnesota, il locale Matt Vanda ha imposto un pesante verdetto al 32enne Harley Kilfian, 9-8-0 (8). Il 33enne Vanda, 44-13-0 (24), ha obbligato l’arbitro a chiudere il conto a 29 secondi dall’avvio del terzo round. In Europa il venerdì si era concluso con l’impressionante vittoria per fuori combattimento del 31enne inglese di origine jamaicana Ovill McKenzie a spese del 29enne gallese Jeff Evans. Sul ring di Halifax, in appena 15 secondi, McKenzie ha riconquistato il vacante titolo del Commonwealth dei pesi mediomassimi. Evans, 8-2-1 (1), è apparso troppo inconsistente, con l’inesperienza del neoprofessionista, al cospetto del provetto McKenzie, 19-11-0 (8), che vanta una carriera prof di otto anni. Ha fatto ritorno sul ring con una vittoria ai punti in 6 tempi il 27enne peso massimo inglese Dereck Chisora, EBU # 7. Lo sconfitto di turno è stato il 27enne massimo-leggero lituano Remigijus Ziausys, 19-44-3 (9). Chisora, 15-1-0 (9), ha ripreso la via della vittoria dopo la prima sconfitta ai punti impostagli da Tyson Fury, al quale ha dovuto cedere le cinture British e Commonwealth della massima divisione di peso. In pari data è stato assegnato il vacante titolo finlandese dei pesi medi. Sul ring di Pori, il 27enne Timo Laine ha conquistato la cintura nazionale a spese del 44enne Kai Kauramaki. Laine, 5-1-0 (0), ha vinto con decisione a maggioranza in 10 riprese: due cartellini a suo favore con 99-92 e 97-94 contro uno di pareggio dato da 95-95. Kauramaki, 18-18-0 (6), ha perso la seconda occasione di vincere il campionato di Finlandia dopo la prima bocciatura del 2003, quando Amin Asikainen lo ha superato sulla stessa distanza con verdetto unanime. Nelle stesse ore a Deurne, in Belgio, un lungo programma professionistico è stato capeggiato dall’ex campione europeo dei pesi welter Jackson Osei Bonsu, belga di origine ghanese. Il 30enne “Sugar Jackson” ha continuato a ricostruirsi una credibilità nella categoria dei pesi superwelter al cospetto dell’esperto 31enne francese Jimmy Colas, EBU # 10. Osei Bonsu, EBU # 11, ha sconfitto Colas, 30-8-0 (12), con decisione unanime in otto riprese. Con il nuovo record di 37-5-0 (26) spera di scalare ulteriormente le classifiche internazionali. La sera seguente, nel Trafford Park di Manchester, il 23enne inglese Tyson Fury, EBU # 6, ha mantenuto la cintura Commonwealth dei pesi massimi piegando in tre tempi Neven Pajkic, 33enne canadese nato a Sarajevo, Bosnia-Herzegovina quando era Jugoslavia. L’imbattuto Fury, 17-0-0 (12), dopo essere caduto nel secondo round per effetto di un destro alla testa, ha fatto capitolare il suo più piccolo avversario nella ripresa seguente. L’europeo ha imposto al nordamericano due knockdown e l’arbitro Phil Edwards ha fermato il match a 2:44 della terza tornata. Pajkic, campione canadese, ha perduto la palma dell’invitto dopo 16 trionfi (5 prima del limite). Il vacante titolo dell’Inghilterra dei pesi welter è stato assegnato al 24enne Adil Anwar, 13-1-0 (7), che ha vinto nell’ottava ripresa per manifesta inferiorità contro il 29enne James Flinn, 10-1-1 (2). Il 32enne superleggero inglese Lenny Daws, EBU # 6, è tornato a vincere dopo la sconfitta avuta da Ashley Theophane che gli è costata la perdita della corona britannica delle 140-libbre. Daws, 22-2-2 (9), ha regolato in 6 riprese il 26enne scozzese Stuart Green, 15-12-0 (0). Nello stesso tempo un’altra cintura del Commonwealth è stata messa in palio in Inghilterra. Sul ring dello Sports Centre di Oldham il campione in carica dei pesi welter Denton Vassell, EBU # 11, ha respinto il 26enne Samuel Colomban, australiano nato in Cameroon. Il 27enne inglese Vassell, impegnato nella seconda difesa del suo titolo, si è imposto a Colomban, 20-4-0 (10), con decisione unanime in 12 riprese. Questi i cartellini: due 116-112 ed un 117-112. Vassell è rimasto invitto con 19 successi (9 prima del limite). Nella categoria dei massimi-leggeri il 22enne inglese Matty Askin ha continuato la marcia da imbattuto a spese di Roman Kracik, 40enne della Repubblica Ceca. Askin, 12-0-0 (8), ha piegato Kracik, 33-8-1 (19), per knockout tecnico nel terzo round. Il 25enne superpiuma inglese Paul Truscott, EBU # 8, ha infilato la quinta vittoria da quando è stato fermato prima del limite per la seconda volta da John Simpson. Truscott, 18-2-0 (3), ha vinto per abbandono del 29enne connazionale Graham Higginson, 13-10-1 (4). La rinuncia è arrivata al termine della quinta ripresa quando Higginson ha accusato dolore all’orecchio destro. Protagonisti del 12 novembre si sono avuti anche in Polonia, dove il clou è stato condiviso da Wawrzyk e Kolodziej. I due polacchi si sono esibiti a Gdinya contro avversari argentini per le cinture WBA International, ottenendo successi prima del limite nella seconda ripresa. Nella massima categoria il 24enne Andrzej Wawrzyk, EBU # 4, ha piegato il 34enne Nelson Dominguez, 11-1-1 (5), ed ha allungato la striscia vincente fino a quota 24 (13 prima del limite). Al limite dei massimi-leggeri il 31enne Pawel Kolodziej, EBU # 8, ha assoggettato il 36enne Mauro Ordiales, 26-9-0 (24), ed ora vanta l’imbattuto record di 29-0-0 (17). Il 34enne polacco Rafal Jackiewicz, EBU # 4, è tornato a combattere dopo la sconfitta patita lo scorso mese contro l’inglese Kell Brook. Il welter Jackiewicz, 39-10-1 (19), ha condotto da dominatore il confronto con il 27enne tedesco Andre Deobald, 4-2-2 (3), aggiudicandosi il verdetto in 6 riprese. La notte del 12 novembre si è conclusa nell’MGM Grand di Las Vegas, Nevada, dove si è consumata la trilogia Pacquiao-Marquez. Al termine delle 12 riprese il filippino Manny Pacquiao è stato per la seconda volta preferito al messicano Juan Manuel Marquez, in un confronto valido per la cintura WBO dei pesi welter messa in palio da “Pac Man”, fissato al limite delle 144 libbre (3 libbre al di sotto delle 147 libbre). Dopo 36 riprese di pugni scambiati dai due assi del quadrato la questione è rimasta aperta perché il verdetto ai punti con decisione a maggioranza ha lasciato molti dubbi sulla chiave di lettura del match. Ricapitoliamo le due precedenti epiche sfide consumate in divisioni di peso molto diverse. La prima volta nel 2004, al limite del pesi piuma, il verdetto fu di parità con decisione divisa (110-115 di Guy Jutras per Pacquiao, 110-115 di John Stewart per Marquez e parità con 113-113 di Burt Clements). Per il verdetto nullo Pacquiao detenne la corna WBA e Marquez la cintura IBF. In quella occasione Marquez finì sulla stuoia tre volte nella prima ripresa. Nella rivincita del 2008, disputata per il titolo WBC dei pesi superpiuma posseduto da Marquez, il filippino ottenne la vittoria per decisione divisa (115-112 di Duane Ford e 114-113 di Tom Miller per Pacquiao contro 115-112 di Jerry Roth per Marquez). Questa volta, con qualche chilo in più, la musica che i due artisti hanno saputo intonare è stata comunque di alto livello. Il verdetto di vittoria ai punti, deciso al termine delle 12 riprese dirette dall’arbitro Tony Weeks, è stato assegnato al mancino Pacquiao con decisione a maggioranza. Due giudici hanno preferito il filippino: 116-112 di Glenn Trowbridge e 115-113 di Dave Moretti. Il terzo, Robert Hoyle, ha espresso il pareggio con 114-114. Moltissimi non hanno condiviso il verdetto, in particolar modo la stampa messicana che ha gridato “al robo”. Il 32enne Pacquiao, professionista dal 1995, ha aggiunto la vittoria numero 54 (38 prima del limite) al record che riporta 3 sconfitte e 2 pareggi. Il 38enne Marquez, professionista dal 1993 e titolare WBA Super-Champ dei pesi leggeri, ha scritto la sconfitta numero 6 sul personale record che vanta 53 successi (39 prima del limite) ed 1 pareggio. Tra le stesse corde ha brillato la stella del campione mondiale dei pesi superleggeri Timothy Bradley che ha ridimensionato le aspirazioni del guardia destra cubano Joel Casamayor. Il 28enne californiano Bradley, impegnato nella quarta difesa WBO delle 140 libbre, si è imposto per arresto del combattimento a 2:59 dell’ottava ripresa. Il 40enne “El Cepillo” cubano ha sofferto la supremazia dell’americano ed è stato richiamato nel quarto round per continue tenute. Casamayor, nonostante la lunga esperienza, non è riuscito ad evitare il peggio ed è caduto tre volte, nella quinta, sesta ed ottava tornata, prima di essere fermato dall’arbitro Vic Drakulich. Bradley, che vanta anche la cintura WBC superleggeri, ha lasciato il quadrato da imbattuto con 28 trionfi (12 prima del limite). Casamayor, ex campione WBA superpiuma e WBC leggeri, ha chiuso il confronto con il record di 38 successi (22 prima del limite, 6 sconfitte ed 1 pareggio. Primiano Michele Schiavone |
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