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Il 3 novembre 1959 per il vacante titolo italiano dei mediFranco Scisciani è un arzillo vecchietto alla soglia degli ottant'anni. Lo incontro spesso alla marina di Civitavecchia, durante le sue passeggiate pomeridiane, nelle belle giornate di sole che concede ancora un autunno generosamente clemente. Non evito mai di parlare con lui di pugilato, perché diversamente da tanti suoi ex colleghi si dimostra sempre disponibile a ricordare il passato. Un giorno gli chiedo di parlarmi del suo più bel successo: la conquista del titolo italiano dei pesi medi. L'avversario era Remo Carati, un bravo atleta bolognese di due anni più vecchio e con una consolidata esperienza alle spalle. Carati aveva già battuto alcune celebrità, come Jean Ruellet, futuro campione di Francia, Henri Entringer, Manuel Martinhera, Aristide Dal Piaz, Dante Madella, ma tornava da una brutta tournée in Inghilterra, dove era stato sconfitto dal fortissimo picchiatore John McCormack e dal campione gallese Phil Edwards. Scisciani aveva un buon ruolino di marcia. Era stato un ottimo dilettante, conquistando la medaglia d'argento ai giochi del Mediterraneo nel 1955, lo stesso anno in cui vinse il titolo internazionale militare riconfermato poi l'anno dopo. Alle Olimpiadi di Melbourne del 1956, fu battuto ai quarti di finale da un portoricano naturalizzato americano, che da professionista divenne, per quattro volte, campione mondiale dei pesi medio-massimi: Jose Torres. In due anni e mezzo di professionismo Scisciani aveva perduto solo un incontro, con un campione affermato come Italo Scortichini, e il secondo tentativo di conquista del titolo italiano sembrava ormai alla sua portata. Anche lui aveva battuto Madella, Dal Piaz e Ruellet, ma da molti era considerato inferiore a Carati per qualità stilistiche e tecniche. Il 3 novembre 1959, sul ring piazzato dall'associazione "Civitavecchia Ring", organizzatrice dell'evento, sul palco del cinema Bernini a Civitavecchia, Scisciani e Carati si affrontano in un match che si preannuncia molto equilibrato. Perfino il peso dei due è quasi identico, settantuno chili e sei etti per il civitavecchiese, appena duecento grammi di più per il bolognese. Il cinema è stracolmo all'inverosimile, c'è un tifo infernale per il pugile di casa che al suo ingresso in sala si mostra sicuro e sorridente. La prima parte del combattimento è dominata dall'irruenza di Scisciani, i suoi colpi però, se pur violentissimi, raggiungono in poche occasioni il viso dell'avversario. Centrato da quella fitta serie al corpo, Carati non riesce a uscire dalla difesa e si dimostra in evidente difficoltà fino alla settima ripresa, quando finalmente, a causa di un rallentamento degli attacchi da parte del pugile di casa, dà inizio a una poderosa controffensiva. Il match prende una piega assai pericolosa per Scisciani, che ha troppo abusato delle sue forze durante la prima parte dello scontro, ora è costretto a ripiegare e a subire l'azione del rivale che arriva a metterlo in grosse difficoltà, alla decima ripresa, con un'insistente martellamento di doppietti molto precisi. Nelle due ultime riprese, tuttavia, il civitavecchiese recupera bene e riesce nuovamente a portarsi in lievissimo vantaggio con delle belle azioni in velocità. La vittoria non è nettissima, Carati ha dimostrato una notevole resistenza e un carattere indomabile, riuscendo a riprendersi bene dopo una prima parte combattuta al di sotto delle sue piene potenzialità. Scisciani si è rivelato un gladiatore, ha dato il massimo senza risparmi sperando, forse, nella possibilità di concludere prima del termine. Una vittoria inseguita e meritata per Franco Scisciani, nuovo campione italiano dei pesi medi. Franco Scisciani ritratto il mese scorso insieme aa Alessandro Bisozzi, autore dell'articolo Il prossimo 8 novembre, ad Allumiere, in provincia di Roma, Franco sarà gradito ospite, insieme ad un altro grande campione del passato, Pasqualino Morbidelli, alla presentazione del mio libro su Vittorio Tamagnini. Grazie Franco, grazie Pasqualino. Alessandro Bisozzi |
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