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LA CARAFA FAMILY SI ALLARGA CON LA PRESENZA DI ANTONIO

Il 14enne Antonio è figlio del tecnico di pugilato Totò Carafa e fratello dell’Elite Giuseppe

È pronto per esordire sul ring in provincia di Foggia

di Sandro Turco

La famiglia Carafa, è pronta a proiettare sul ring un nuovo atleta. Da Ugento infatti, la Federazione Pugilistica Italiana, potrà contare su un nuovo giovane pugile. Totò Carafa, 50 anni tecnico (con 28 match disputati) ed ideatore del Gran Galà Pugilistico - Città di Ugento è padre di due appassionati della noble art. Oltre al 19enne Giuseppe (pugile affermato in ambito nazionale con un palmares di 76 match disputati) Carafa ha trasmesso la passione anche al giovane 14enne Antonio, quest'ultimo oramai pronto per debuttare l'8 e 9 marzo prossimi a Sant’Agata di Puglia (Fg) durante il Torneo Regionale Esordienti. «Ho cercato semplicemente di avvicinare mio figlio al mondo dello sport, per sottrarlo per qualche ora, dalla consolle dei videogiochi e dalla sedentarietà; praticare sport significa soprattutto socializzare, confrontarsi e mettersi sempre in gioco, ovviamente senza particolari pressioni psicologiche – spiega Totò Carafa – I sani valori e le regole del pugilato certamente lo aiuteranno a crescere sotto molteplici aspetti, a prescindere dall'esito del confronto agonistico: quello è certamente secondario».

da sinistra, i fratelli Antonio e Giuseppe Carafa

Antonio, attualmente ha intensificato le sedute di allenamento: a Copertino (sede della BeBoxe diretta dal tecnico Francesco Stifani) e Casarano, dove è presente una succursale della BeBoxe, affidata proprio al tecnico Carafa.

Antonio, com’è nata la tua passione per il pugilato?

«Beh, praticamente sono nato sul ring, considerata la passione generale presente in famiglia. Devo ammettere però che pur avendo indossato i guantoni per allenarmi già all'età di 6 anni, non ho mai avuto il desiderio di iniziare a fare sul serio: per me era semplicemente un gioco; poi forse, è cambiato qualcosa e di conseguenza anche le motivazioni».

Cosa non ti convinceva davvero del pugilato?

«Se devo essere sincero, una delle mie più grandi passioni è lo stare seduto a tavola e gustare i piatti che mi prepara mia madre, quindi non avevo nessuna intenzione di curare la dieta, indispensabile per un pugile».

I consigli per il tuo esordio non mancheranno di certo.

«Effettivamente, mio padre e il fratellone Giuseppe, continuano ad accompagnarmi in tutti i sensi a questa tappa, in programma l'8 e il 9 marzo; sono consapevole anche del fatto che non devo dimostrare niente a nessuno ma godermi a pieno questa esperienza per maturare e crescere, non solo sotto l'aspetto sportivo».

(Antonio con il papà Totò, tecnico di pugilato)

Come si articolano le tue giornate?

«La mattina ovviamente tra i banchi (Antonio frequenta la III Media ad Ugento, ndr), poi dopo aver ultimato le incombenze scolastiche, frequento la palestra di Casarano, il martedì, il giovedì e il sabato, sotto agli ordini di mio padre; in questo periodo di avvicinamento al match, salgo sul treno dalla stazione di Ugento per recarmi a Copertino, il lunedì, il mercoledì e il giovedì, per ultimare la preparazione con il maestro Francesco Stifani della BeBoxe. Poi la domenica mattina, un po’ di corsa sulle spiagge della Marina di Ugento, insieme a Giuseppe e mio padre. Continuo a perfezionare anche la velocità dei movimenti e la potenza dei colpi».

In quale categoria parteciperai al Torneo Esordienti e cosa rappresenta per te il pugilato?

«Mi sono iscritto alla Categoria Schoolboys (atleti nati nel 2000 e quelli nati 2001 che abbiano compiuto il 13esimo anno di età) probabilmente nei kg 56, anche se stiamo lavorando per scendere nei kg 54. Per me il pugilato rappresenta anche una disciplina diversa rispetto agli sport comunemente praticati dai miei coetanei: sì, mi affascina particolarmente proprio questo aspetto!».

COMUNICATO STAMPA della “Delegazione Provinciale Fpi” di Lecce

LECCE 01 marzo 2013