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LO SFOGO DI LENNY BOTTAI, FUORI DAL TITOLO UE

 

 

Intervista a Lenny Bottai: "Ecco perché mi hanno escluso dall'incontro per il titolo UE"

senzasoste.it

Pubblichiamo l'intervista a Lenny Bottai che dopo vari rinvii è stato escluso dall'incontro per il titolo dell'Unione Europea. Un'esclusione che ha scatenato molte polemiche e di cui cercheremo di capire di più dalle parole del diretto interessato. Redazione 12 novembre 2013

Allora Lenny come va? Ti abbiamo lasciato che ti preparavi per il titolo UE, cosa è successo?

A seguito di alcune complicate trattative di rito, sono stato invitato da chi organizzava di rimanere a casa. Tutto questo dopo due mesi di sacrifici e dura preparazione.

Problemi economici? Burocratici?

Di tutto un po'. Di base la mia repulsione a farmi trattare da zerbino. Essendo una difesa volontaria di un titolo già in possesso del mio avversario (quella ufficiale la designa l'ente in questione e non ha scelto me...) eravamo soggetti ad accettare quello che ci veniva  proposto e lo sapevamo, ma questa condizione non è stata gestita con collaborazione e spirito degno della definizione "noble art" dal promoter che organizzava, bensì con continui ricatti. In ogni caso alla fine non abbiamo detto di NO noi, come fatto credere. Ma ci hanno loro lasciato a casa, facendo una mera figura e con uno stile pessimo. Anche perché ovviamente non stiamo zitti come farebbero altri.

Per entrare più nello specifico puoi spiegarci?

Con l'entourage del mio ex-avversario ci conosciamo essendo toscani, quindi potevamo gestirlo e promuoverlo bene anche tra società. Il match era molto atteso e poteva essere una bella occasione per il pugilato italiano, sia per noi protagonisti che per le nostre società, tuttavia la direzione della cosa era soggetta al manager organizzatore di Brescia col quale sono anche stato in passato (fortunatamente per un solo incontro prima di rompere...) per questo sapevo con chi avevo a che fare. Questo ha fatto sì che le cose andassero tutte al contrario di come era naturale e intelligente.

Quali problemi sono sorti durante la preparazione?

Il match è stato rinviato e saltato ben tre volte, ed ha cambiato altrettante volte sede, Arezzo, San Sepolcro e Brescia, da fine settembre a fine ottobre, poi l'8 e poi il 29 novembre, giorni e posti come fossero noccioline. Molti cambiamenti li ho scoperti, addirittura, su internet.
Poi non ci veniva lasciato nessuno scampo su niente nelle trattative di "rito" nei match attesi come questi.
Ho chiesto la possibilità di far partecipare il mio sponsor tecnico e mi è stato risposto in malo modo, che ce n'era uno e non mi doveva interessare troppo (anche se lo dovevo sposare...). Abbiamo chiesto una borsa più onerosa e ci teniamo a precisare che noi una tale cifra non l'abbiamo pagata nemmeno per un titolo internazionale minore né per un titolo iitaliano ai miei sfidanti. Ma anche qui niente trattative.
Anche prescindendo dal fatto che si tratterebbe di lavoro e per un atleta professionista di un'occasione per una borsa decente, in tre mesi di preparazione ci sono delle spese da affrontare. Ci è stato detto che se volevamo soldi in più ai pochi offerti dovevamo fornire NOI gli sponsor all'organizzazione e in quel caso ci sarebbe stata riconosciuta "una percentuale".
Quando poi dovevamo fare prevendita da Livorno e altre località (tre pullman erano già pieni, uno da Roma dei ragazzi della Verbano) calcolando che con 2/300 tifosi al seguito mi pagavo da solo, la mia società ha chiesto un riconoscimento sull'incasso proveniente dalle nostre vendite. Ci è stato risposto che dovevamo nel caso comprare i tagliandi a prezzo pieno e se volevamo poi potevamo rivenderli a di più al nostro pubblico (!) oppure se ne compravamo 2/300 in blocco ci davano un euro a tagliando strappato ma se avanzavano rimettevamo gli avanzi di tasca nostra. O così o si chiamava altri.

Quindi il match è saltato in quel momento?

No, abbiamo abbozzato e detto che semplicemente venendo meno la collaborazione non avremmo venduto noi tagliandi, se la gestivano sul posto da sè. In quel momento l'organizzazione locale di Arezzo, che avrebbe avuto il problema in carico di gestire gli "ospiti" e gli avrebbe fatto ovviamente comodo una collaborazione, ci ha contattato per sistemare tra di noi, ma dopo poco il match è stato portato dal manager in questione a Rezzato (Brescia) per entrare totalmente nella sua gestione.
Quindi anche questo accordo saltava e inoltre tanti che avevano prenotato i pullman, trattandosi di un venerdì lavorativo, non sarebbero potuti venire così lontano. Ma abbiamo ingozzato anche quello e siamo andati avanti a denti stretti, per il match e le fatiche inoltrate (parlare di occasione con quei presupposti pare ridicolo...).

Poi? Che è successo?

Quando è arrivato il contratto per email ero ad Assisi al corso FPI per tecnici (per inciso mi alzavo alle 6 di mattina per allenarmi e poi facevo lezione dalle 8 di mattina alle 19:00...) l'ho rispedito indietro in quanto a voce mi era stata detta una cifra e nel contratto ce ne era un'altra, dal netto al lordo il 20% meno, erano mille euro di differenza. A quel punto, memore di tutto il trattamento sorbito mi sono impuntato, non per i soldi, non avrei accettato se combattevo per quelli, non si farebbe la boxe oggi per quelli, ma per un discorso di dignità per il mio lavoro e per chi sono sportivamente. Se voleva il match doveva stare nei parametri della decenza ed avere rispetto, i "padroni" e i suoi metodi mi rimbalzano, se continuavo ad abbozzare finiva che arrivavo a quel match con una testa che non era solo su quello, mi conosco. C'è chi è nato per prostrarsi sempre e comunque e chi non ci riesce.  Poi era una semplice e legittima contestazione di un punto da far valere, che non può causare l'annullamento di un evento del genere.
Dopo due giorni di silenzio mi è stato chiesto di rimanere a casa, perché si sarebbe trovato un altro sfidante. Poi, siccome a quelle condizioni e col tempo che gli rimaneva non ce l'ha fatta, è saltato tutto ed è stato rinviato a Dicembre il reperimento, forse, di un "morto" accondiscendente.

lenny trionfoPer quale motivo un derby tra toscani viene fatto  a Brescia?

Si possono insinuare mille cose. Una gestione sicuramente più casereccia e le burocrazie sotto controllo e l'annullamento del mio "anti-furto" e del mio sostegno, ovvero i miei tifosi. Poi forse, visto che da quando il match è stato spostato lassù il cartello si è riempito di altri ben cinque incontri in più all'unico previsto come sottoclou, il reperimento di fondi da privati o istituzioni del luogo.
E' matematico, se perdi la possibilità e l'importanza di farlo in Toscana ed incassare un biglietto da almeno 1500/2000 persone che visto la borsa propostami ti ripagano abbondantemente di quanto spendi, devi avere certamente degli interessi.

Ma se è così perché taglieggiare e ricattare il protagonista?

Potrei dire che si cercava una rottura, alla quale non mi sono prestato ed alla fine si è trovato in ogni caso il modo di arrivarci. E' stata usata anche la carta del "piangere" la mancanza di fondi e sponsor, ma quando abbiamo proposto due volte e mezzo quanto offerto a me per portare il match a Livorno, se davvero mancava la piazza, ci è stato risposto altrettanto in malo modo NO.

Secondo te quale motivo lo ha spinto a questo comportamento?

Penso che sinceramente sia un'abitudine generale e che questa vive grazie a chi si prostra dal momento che la richiesta è assai maggiore dell'offerta, come accade nel mondo del lavoro. Poi anche dal fatto che di boxe scrive e se ne occupa solo chi segue la boxe, è una cerchia ristretta. Nel calcio un fatto simile avrebbe fatto, forse, più notizia e indotto a maggiori responsabilità.
La speranza era far leva sul fatto innegabile che per un Bottai che fa valere i suoi diritti ci sono 100 non Bottai che accettano quello che viene e magari poi sul ring ti fanno anche vuotare meno le scatole. Ovviamente ne risente lo spettacolo e la qualità del tutto. A prescindere dai risultati.
Così gira purtroppo oggi ai piani alti di questo sport, ma nessuno lo dice. Basta pensare che c'è stato pure chi, anche se di parte, è riuscito ad insinuare che avrei dovuto accettare tutto se volevo "veramente" fare il match.

Non sei più stato contattato poi?

Si, dopo un giorno ho ricevuto la telefonata di un dirigente del mio ex-avversario il quale mi chiedeva informazioni, in quanto a suo dire il manager in questione gli aveva detto che il match era saltato per colpa della mancanza di sponsor e TV. Gli ho svelato la cosa ed i risvolti, dice non ne sapevano nulla...
Sul momento ho ricevuto una solidarietà condita da personali disquisizioni sulla faccenda, che non elenco per stile, del resto se così stavano le cose il problema fuori dal ring non era di certo con loro. Poi però, sono dovuto intervenire sulla mia pagina ufficiale di Facebook perché qualcosa non mi quadrava, ed anche da quella parte si è giocato sull'ambiguità e su chi voleva insinuare altro.

A cosa ti riferisci?

Dopo l'uscita di un ambiguo articolo di Boxeringweb (che poi non era altro che un comunicato ufficiale della Boxe Loreni link http://news.boxeringweb.net/component/content/article/1-ultime/27939-fiordiglio-vs-bottai-annullato-i-nuovo-programma-della-boxe-loreni-.html)  nel quale sembrava mi fossi ritirato io, sono comparse diverse accuse alla mia volontà di fare l'incontro, alle quali loro stessi pur sapendo le cose non hanno messo troppo ordine, anzi. Allora ho postato una risposta esaustiva nella mia pagina FB che fortunatamente conta quasi 5mila iscritti, e sono stato contattato dalla stessa addetta stampa che aveva steso il comunicato, la quale, anche se di pulsione probabilmente onesta, diceva di non avermi mai accusato della rinuncia e per quanto ne sapeva lei la colpa era della chiusura della TV (Sport Italia). Io gli ho risposto che questo pubblicamente non lo ho letto ed ho postato nuovamente con la rivelazione di quel messaggio, per me in contrasto con quanto fatto sembrare. Mi ha scritto di nuovo irritata dal fatto di aver reso pubblico il tutto. In pratica venivo accusato pubblicamente e ricevevo giustificazioni e scuse in privato, ma quello me lo dovevo tenere per me. Un po' come quando dalle parti dei miei avversari qualcuno mi ha accusato di tirarmi indietro e nessuno ha messo ordine pur sapendo il tutto, dal momento che mi hanno telefonato per quello.
Allora, siccome fortunatamente i mezzi e la testa non mi mancano ho fatto un resoconto su quanto accaduto con dettagli, nomi, numeri e fatti. Esaustivo, ma come ogni cosa che ha dietro del vero e non supposizioni parecchio pungente. Poi ho chiuso con le chiacchiere, altrimenti come dice il mio manager "a correre dietro agli scemi si finisce per diventare come loro", purtroppo la rete è anche bella per la libertà che fornisce quanto è brutta perché da la stessa ai dementi che sfogano le sue frustrazioni attraverso la tastiera. Io non porto rancore ma voglio rispetto per quanto ne porto. Tornare sul match e fare proclami o show mi apparirebbe burlesco, servono fatti e non decido io. Chiunque mi vuole, per qualsiasi cosa, sa dove trovarmi...

E adesso? Cosa farai? Quali programmi hai?

Adesso sono in aperta riflessione ed anche depressione sportiva, allenarsi in questi giorni è ovviamente stato impossibile. Mi rendo conto che ho a che fare con un sistema definibile un "muro di gomma". Un pugile dovrebbe pensare ad allenarsi e basta, per non disperdere energie, specialmente quando raggiunge un certo livello, ma sono anche conscio che se ho fatto quello che ho fatto fino ad oggi, contro ogni pronostico e con le avversità generali, è perché il mio approccio va oltre a quello del semplice pugile che esegue e si fa imboccare. Sono una mosca bianca ma senza questo spirito non sarei IO nemmeno sul ring. Mi viene in mente il mio manager quando mi dice "se avessi anche solo 5 pugili come te diventeri matto!", io gli rispondo sempre che è abituato bene perché c'è una media sotto il livello del mare (ovviamente scherziamo su questo).
Poi non nascondo che questo è reso ancora più difficile da ruoli centrali che non ho mai avuto al 100%, come quello dell'allenatore, dell'organizzatore o del dirigente di società che si occupa delle burocrazie. Ho una grande sponda dalla mia compagna, mio padre, una "cooperativa sportiva" ed un sostegno fantastico che mi coadiuvano e compensano, a questi debbo tutto, ma in questo mondo serve di più. Invidio alcuni colleghi, che non hanno certi problemi, si allenano e stop, ma almeno un domani tutta questa esperienza acquisita spero di poterla riversare sui miei ragazzi.
Adesso rifletto, avrei ancora qualche sassolino da togliermi ma si debbono chiudere dei cerchi perché sia possibile. Vedremo...

Fontewww.senzasoste.it/altri-sport/intervista-a-lenny-bottai-ecco-perche-mi-hanno-escluso-dall-incontro-per-il-titolo-ue

 

 

 

 

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