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Toglie il titolo al più giovane Scaladi Alfredo Bruno Emiliano Salvini portato in trionfo dopo la consegna della cintura italiana FROSINONE, 27.06.2014 – Sono passati circa sette mesi e Giodi Scala ha ceduto le armi in maniera amara per il suo orgoglio, ma la legge del ring a volte sembra spietata e logica pur con i suoi risvolti umani. Non si nascondevano le difficoltà per la difesa del titolo italiano dei supergallo. Un giovane di 24 anni, inesperto e ancora da costruire se consideriamo la breve carriera da dilettante, difficilmente avrebbe potuto battere un avversario navigato come Emanuele Salvini, 36 anni con fisico ancora integro, un “globetrotter” che ha viaggiato per affrontare avversari di alto livello sui ring europei. Emiliano Salvini si dirige verso il ring Che il pugile romano fosse ben preparato lo si è capito subito e lo certificava lui stesso: “Mi sono allenato come non mai, io sono un piuma naturale, e l’aver raggiunto il peso dei supergallo è la testimonianza del duro lavoro e dei sacrifici a cui mi sono sottoposto”. A buon intenditore poche parole. Emiliano Salvini sul ring durante i preliminari al match tricolore Il match è entrato subito nel vivo con Salvini proteso in avanti a voler imporre, lui buon tecnico, un assalto “fisico” al campione. Dopo due riprese di apparente equilibrio Salvini con una leggera ferita al sopracciglio, subito rimarginata, prendeva in mano decisamente le redini del match e le manteneva fino alla fine. Si deve al gran coraggio di Giodi se il match ha visto suonare il gong del decimo round. Il quarto round è particolarmente duro per il pugile di casa. Il “ciociaro” non tarda a capire che è una serata tutta in salita, gira al largo per rientrare e smorzare l’aggressività dello sfidante. Al sesto round scambio mozzafiato tra i due e un destro tremendo a chiusura mette il sigillo a favore del romano. Salvini non concede tregua e Scala, incitato dall’angolo, tenta ormai l’impossibile con l’arma del coraggio. Il pubblico che ha sempre sostenuto il campione s’infiamma alla sua reazione disperata nel nono round. Ma è un fuoco di paglia perché Salvini non concede sconti fino alla fine. Vittoria netta e inequivocabile (due giudici con 97 a 93 e uno con 99 a 91). Rolando Barrovecchio, supervisore FPI, consegna la cintura di campione a Emanuele Salvini, che a sua volta “la regala” a Giodi Scala, in una sorta di augurio e passaggio di consegne per il futuro. Giodi Scala sul ring in procinto di difendere per la prima volta il suo titolo italiano Nel Palasport di via del Casaleno la boxe ciociara ha avuto un sussulto importante grazie all’organizzazione della società intitolata a Luigi Quadrini, un sacrificio a cui si sono sottoposti il tecnico Raimondo Scala e l’avvocato Loreto, che grazie a sponsor e istituzioni hanno tenuto accesa la fiammella di questo sport nella Ciociaria, scrivendo un altro capitolo da aggiungere nel bellissimo libro di Vincenzo Belfiore, presente e coordinatore della serata insieme allo speaker di fiducia, Paris, dell’organizzatore Armando De Clemente. Davide 1/2 Gancio Dieli prende le misure ad Ignac Kassai Nel corso della serata, seguita da un pubblico discreto, hanno fatto la loro parte anche Stefano Castellucci e Davide Dieli in attesa di titoli internazionali. Dieli, seguito all’angolo da D’Elia, ha disputato un discreto match. L’ungherese Kassai si è rivelato, come d’altronde era previsto per la sua esperienza, un buon avversario, abile in difesa e pur perdendo chiaramente ha sempre dato fastidio a un Dieli in discreta forma, che ha mantenuto l’iniziativa per tutto il match. Nell’altro incontro Castellucci ha voluto dare un saggio della sua potenza caricando fin dall’inizio i suoi colpi contro l’ungherese Szekeres. Nella prima ripresa al tappeto finivano prima Szekeres e poi l’arbitro Derasmo, ma si trattava di normali scivolate. Il match è a senso unico a favore di Castellucci che si concede, alla ricerca della soluzione di forza, di correre qualche rischio. Szekeres sanguina dal naso e negli ultimi due round si regge in piedi per scommessa incassando “mazzate” al volto e al corpo. Vittoria senza discussioni e di rodaggio in vista del 1 agosto in cui Stefano Castellucci e Simona Galassi saranno protagonisti di una grande riunione internazionale ad Avezzano. Stefano Castellucci attacca Norbert Szekeres Tre incontri di professionisti e tre incontri dilettantistici, parafrasando vien voglia di dire pari e patta. Si comincia da due Junior coi fiocchi: Daniel Spada e Andrea Scala, essendo figli d’arte, sul ring ci sanno stare. Il primo, figlio di quel Sante, pugile ballerino, porta colpi dritti che sono pennellate d’autore, ma il suo peccato veniale è quello di non doppiarli; il secondo, fratello di Giodi, fa dell’aggressività la sua arma vincente. Due angolazioni diverse del pugilato: il pari al termine di tre belle riprese non lascia scontenti. Vallette e personalità schierate sul ring di Frosinone Di Mario e Pompili sono due mediomassimi per certi versi dalla boxe simile. La corta distanza diventa l’opzione favorita per la loro boxe potente. Di Mario dopo un primo round sfavorevole, pian piano trova la misura per piazzare ganci e montanti stretti e superare l’avversario grazie al suo rush finale. A Morelli e Fiori per un gioco di necessità televisiva, iniziata alle 21,30 con Sport Italia, tocca il ruolo di ultimo match della serata, quasi a luci spente. Morelli è uno dei giovani più interessanti del panorama laziale, ha buona tecnica e visione del match. Fiori contro di lui prova la carta della potenza per ribaltare un match che lo vede in salita.Nel secondo round una bella serie di Morelli mette al sicuro un risultato, che il suo avversario, cerca di capovolgere senza successo. Pasquale Di Silvio e Roberto Aschi Venerdì 27 giugno 2014 ore 21,00. Palazzo Dello Sport, Frosinone, Lazio, Italy commission: Federazione Pugilistica Italiana (Rolando Barrovecchio) promoter: Armando De Clemente (De Clemente Promozioni Sportive) televisione: SportItalia1 Speaker: Gianni Paris Commissario di Riunione: Lorenzo Casentini. Arbitro del Titolo: Roberto Di Mario Arbitri/Giudici: Gaetano Caso, Marco Marzuoli, Antonio Ciafrone, Francesco Ramacciotti, Raffaele Derasmo. Medico: dott. Claudio Fabbricatore e dott. Emiliano Bonanni. RISULTATI Dilettanti Daniel Spada (Roma Tricolore) e Andrea Scala (Luigi Quadrini) pari. Senior Kg. 81 Antonio Di Mario (New Generation) b. Alessio Pompili (Bucciarelli). Senior Kg. 64 Stefano Morelli (Roma Tricolore) b. Federico Fiori (Nuovo Corviale). Professionisti Piuma: Davide Dieli b. Ignac Kassai (Ungheria) a.p. 6. Superwelter: Stefano Castellucci b. Norbert Szekeres (Ungheria) a.p. 6. Supergallo: Emiliano Salvini (Paciucci) b. Giodi Scala (De Clemente) a.p 10 - Titolo Italiano Alfredo Bruno |
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