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Un Salvini d'annata batte Crudettidi Alfredo Bruno OSTIA, 17 aprile 2015 – Emiliano Salvini, 36 anni, non demorde e lo dimostra contro lo sfidante Michele Crudetti. Il titolo dei supergallo conquistato ai danni di Giodi Scala sta saldamente in mano a questo sorprendente atleta che non finisce di stupire considerando poi le difficoltà a rientrare nel peso, nonostante sia tenuto a stecchetto da un nutrizionista e un ottimo preparatore che ieri sera stava al suo angolo. Al Pala Di Fiore, struttura che sembra aver riscoperto un particolare amore per la boxe, il Team Paciucci Boxing e la Roundzero di Giulio Spagnoli, hanno allestito una mista interessante e molto gradita dal pubblico presente e probabilmente anche da chi ha rinunciato a dormire per vederla su RaiSport quasi all’una. Sembra che più la riunione sia ben riuscita e più viene trasmessa in ritardo quando va bene, come a dire che l’orario di trasmissione sia inversamente proporzionale al successo della stessa, un ragionamento sballato il nostro che cerca di capire la situazione attuale. Emiliano Salvini e Michele Crudetti / Foto di Renata Romagnoli Emiliano Salvini e Michele Crudetti si sono già incontrati due anni fa circa, all’epoca il campione era il pugile di Marocco e Dominioni, per un risultato di parità che non aveva accontentato nessuno. Per assurdo questo intervallo di due anni circa sembra aver giovato più al “vecio” Salvini che al giovane Crudetti. L’attuale campione ha mantenuto un ritmo serrato continuo per tutte e 10 le riprese, il Salvini che calava negli ultimi round sembra essere diventato solo un ricordo. Il romano ha condotto a buon ritmo le prime tre riprese, nonostante una zuccata fortuita nei primi minuti ha rischiato di compromettere tutto, ma l’angolo del campione era ben fornito con un cutmen d’eccezione come Giulio Spagnoli. La quarta ripresa era un piccolo capolavoro del “Globetrotter” del Tiburtino, oltrettutto sostenuto dal tifo dei “colleghi” dell’ AMA. Nel quinto inizia bene il romano, che però ha la peggio in uno scambio acceso. Crudetti sembra in rimonta e costringe l’avversario all’angolo per scaricare le sue bordate. Lo sfidante vuole chiudere il match, ma è ben contenuto dall’esperienza di Salvini. Il privernate tiene l’iniziativa, ma deve fare i conti col gancio destro di Salvini, che tra l’altro cambia spesso guardia per non dare punti di riferimento, e accetta uno scambio spericolato a chiusura dell’ ottavo round. Nelle ultime due riprese il romano, che appare in buone condizioni non molla e guadagna un successo meritato. Due giudici lo vedono vincente per 96-95 e un terzo gli assegna un 98-93 che decreta l’unanimità con la cintura di campione ben salda. Gheorghe Trandafir in uno scambio con Luca Genovese / Foto di Renata Romagnoli I professionisti iniziano con il match tra Gheorghe Trandafir e Luca Genovese. Sei riprese piacevoli dove la fine tecnica dell’allievo di Sordini fa da contraltare alla maggiore consistenza dell’allievo di Tucciarone per un pari perfetto. Francesco Lezzi attacca Tobia Loriga / Foto di Renata Romagnoli Lo avevamo detto in sede di presentazione che il cambio dell’ultimo momento con Francesco Lezzi al posto del tanzaniano Maokola non aveva certo favorito Tobia Loriga. Il pugliese è un pugile in ascesa che migliora match dopo match, i suoi 25 anni poi sono stati determinanti per i 38 del pugile calabrese, che si è dimostrato ancora una volta un guerriero indomabile. Loriga ha dovuto convivere fin dal secondo round con una brutta ferita allo zigomo destro. Il match è stato tirato allo spasimo con un buon share di applausi. Lezzi appare ancora grezzo, ma l’ottimo lavoro di Sgaramella sta dando i suoi frutti. Il ragazzo ha qualità perché superare di misura un Loriga ancora valido non è impresa facile. Pasquale Di Silvio controlla Eros Marongiu / Foto di Renata Romagnoli Poi è stata la volta di Pasquale “El Puma” Di Silvio. Il suo rientro avvenuto dopo circa 8 mesi doveva far capire le possibilità attuali dell’ex campione soprattutto confrontandolo con la nuova gestione. Ci sono alcune considerazioni da fare oltre all’inattività deleteria per un pugile di 35 anni, affrontare sulle sei riprese un soggetto come Eros Marongiu significa accendere un cerino vicino a una tanica di benzina. Il pugile di Ceccano, condotto all’angolo dal padre, dopo aver subito nelle prime tre riprese la boxe piacevole e la personalità di “El Puma”, man mano prendeva confidenza accorciando la distanza e cercando di imporre una pressione che a lungo andare creava non pochi problemi al quotato avversario. Nel finale Di Silvio dava anche segni di stanchezza, ma a detta di Massai logica visto il nuovo tipo di preparazione e considerando un avversario tutt’altro che malleabile. La vittoria veniva assegnata a Di Silvio che inizia così il suo nuovo percorso. Sei matches tra dilettanti, interregionale con le Marche, erano l’aperitivo frizzante di una bella serata con discreto pubblico presente. Regia vocale impeccabile, come al solito, di Marco Facchini, che stavolta si è astenuto dal mandare in onda il suo personalissimo Frank Sinatra. La serata si è avvalsa inoltre di ben 4 graziose ring girl, che si sono alternate disinvoltamente sul ring. Il tutto ben condito dalla telecronaca di Benvenuti e Novelli, con la presenza di molti campioni come Gianluca Branco, Emiliano Marsili, Emanuele Blandamura, Oral Kolaj, Mirko Larghetti e altri sparsi qua e là. RISULTATI Dilettanti Kg. 69 Y Yuri Moroni (Champion Club) b. Mustafi Zendel (Marche) Kg. 64 S Victoire Kpogo (Marche) b. Dan Radoi (Champion Club) Kg. 64 Y Federico Stroppa (Marche) b. Lorenzo Forzano (Champion Club) Kg. 69 Y Daniele Di Benedetto (Champion Club) b. Diego Vesprini (Marche) Kg. 69 S Edoardo Di Lorenzo (Pugilistica Italiana) e Marco Bertolini (Sordini) pari Kg. 69 S Fabio Mastromarino (Bellusci) b. Andrea Maliokapis (Sordini) Professionisti Piuma: Gheorghe Trandafir e Luca Genovese pari 6. Superwelter: Francesco Lezzi b. Tobia Loriga 6. Leggeri: Pasquale Di Silvio b. Eros Marongiu 6. Titolo Italiano Italiano pesi Supergallo Emiliano Salvini b. Michele Crudetti 10. Alfredo Bruno |
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