Calabrese di nascita emigrato in Australia

di Primiano Michele Schiavone

Venerdì 29 novembre 2024 – A Wangaratta, Victoria, Australia, dove era vissuto per molti anni, l’australiano di origine italiana Ross Colosimo è deceduto il 20 novembre scorso all’età di 82 anni. La ferale notizia ci è pervenuta grazie al suo primogenito Santo Colosimo. In questa data, nella quale si svolgono i funerali e la tumulazione della salma, vogliamo ricordarlo attraverso un significativo articolo pubblicato in lingua inglese il 24 febbraio 2016 dal sito web kbonreflection.wordpress.com, intitolato «Una passione per la boxe – la storia di Rossy Colosimo».

Questa la traduzione.
Fu durante la metà degli anni Sessanta che Channel 7 annunciò l'arrivo di un nuovissimo programma del lunedì sera: T.V Ringside.
I giovani del nostro club di calcio l'hanno apprezzato subito ed è diventato assolutamente da vedere. La quota di iscrizione a casa di qualcuno era solitamente un paio di colli lunghi (lunedì sera è l'orario limite obbligatorio per bere prima della partita di sabato). Ci mettevamo davanti alla televisione e facevamo il tifo per tutti i combattenti che apparivano in cartellone al Festival Hall di Melbourne.
Il capo dei Seven, Ron Casey, il paffuto e rispettato capo di "World of Sport", era l'ospite. Il suo off-sider era Merv Williams, un vecchio carlino che sviluppò un cult di seguito.
Merv, "i cui occhiali dalla montatura nera erano appuntati da orecchie ingrossate dalla boxe", descriveva i pugili stanchi e picchiati che "non potevano scappare dalla vista in una notte buia", e "ondeggiavano come gelatina nel vento", o " aveva meno possibilità di un gambero storpio in uno stormo di gabbiani”.
C'era un cast di centinaia di persone che salirono sul quadrato. Per alcuni, è stato il trampolino di lancio verso carriere che li hanno portati a titoli nazionali, del Commonwealth e persino mondiali.
Per altri è stata l'occasione per esporsi. Si sono scatenati nei preliminari di quattro e sei round e il ruggito della folla e una pioggia di monete erano la prova che avevano dato i loro soldi ai fanatici fan dei combattimenti.
Abbiamo riservato un applauso speciale all'eroe locale, Ross Colosimo, che è stato uno di questi pugili a pavoneggiarsi nella "House of Stoush".
Rossy è stata a lungo la portabandiera della boxe a Wangaratta. Chiamo per rinnovare la conoscenza con questo razzo tascabile di 74 anni, 5 piedi e 2 pollici e scopro che è ancora più vivace che mai.
Il suo benvenuto per me è mettersi in ginocchio e fare circa 20 flessioni. Il suo record è di 450 in un tocco in 14 minuti. Avrebbe continuato se non gli avessi suggerito di rilassarci e sederci per raccontare una storia.
La palestra Colosimo, completa di ring di boxe, si trova sul retro della sua casa a Tone Road. È una sorta di monumento al suo passato, anche se continua ad allenarsi con chiunque abbia voglia di fare qualche round.
Ama allenare i giovani, ma li avverte che il gioco della boxe comporta molto duro lavoro. Il prerequisito principale è imparare a saltare. Purtroppo, dice, in questi giorni, tutto ciò che vogliono fare è entrare e iniziare a tirare pugni. Si allontanano……..
Rossy è calabrese, nel sud Italia. La sua famiglia – mamma, papà, 7 maschi e 3 femmine – si stiparono in un furgone quando arrivarono a Melbourne nel 1953. La destinazione? Beechworth.
Papà ha trovato lavoro a raccogliere luppolo da Panlook a Eurobin. Alla fine della settimana, quando i raccoglitori si sedevano per consumare un pasto e qualche vino, organizzavano gare di boxe. Il piccolo Ross a volte aveva tre combattimenti per notte.
Rimase estasiato dalla Nobile Arte. Quando Jimmy Sharman portò la sua troupe di boxe al Beechworth Show, Ross, un semplice whippersnapper, alzò la mano quando lo spiker implorò uno del posto di "prendere un guantone".
“Chi vorrebbe combattere contro il piccolo italiano”, urlò Sharman. Hanno trovato qualcuno più o meno del peso di Ross e si è rivelato un vero piacere per il pubblico. Ha guadagnato una sterlina per il suo impegno e l'ha usato per fare a pezzi un paio di pecore. La mamma era molto felice quando Rossy arrivò a casa con la carne della settimana.
Si trasferì a Melbourne nel 1958, quando gli fu offerto un lavoro come calzolaio. Verso la fine dell'anno ebbe il suo primo incontro ufficiale, al Festival Hall, il primo dei 21 che avrebbe avuto nei successivi 12 mesi.
Sua madre era contraria alla boxe. "Avevo avuto 15 incontri da professionista prima che un collega di lavoro di mio padre gli chiedesse se il Colosimo menzionato nei resoconti di Merv Williams sullo Sporting Globe fosse un parente. Alla fine si è abituata." Ross ricorda.
È stato l'elegante Les Dunn a infliggergli la prima sconfitta, dopo 9 vittorie consecutive. Dunn, che in seguito combatté contro Johnny Famechon per il titolo statale dei pesi piuma, era un buon avversario ed erano ben assortiti.
Ha anche battuto Ross ai punti nella rivincita due mesi dopo, ma la piccola dinamo ha preteso la sua vendetta nel terzo scontro, che è stato salutato dallo Sporting Globe come una "gara travolgente".
Ciò lo ha portato a essere classificato come numero 4 dei pesi leggeri in Australia e numero 2 dei pesi superwelter. Una delle emozioni più grandi della sua vita è stata quella di mettere alla prova le sue abilità contro uno dei suoi idoli – il duraturo e apprezzato importatore italiano Aldo Pravisani – in un incontro di esibizione.
Ross era tornato a Wangaratta, gestendo il Merriwa Cafe in Ford Street, nel 1961.
Una mattina stava lavorando, mentre si preparava mentalmente per il suo incontro contro Brian Kane di Melbourne, a Beechworth quella sera. Uno sconosciuto chiamò e, dopo i convenevoli, gli offrì un bel bonus se fosse riuscito ad andare in bicicletta fino a Beechworth e poi vincere il combattimento.
"Ho pensato che fosse strano, ma ho accettato la sfida, il che è stato stupido, perché, una volta iniziato il combattimento, non avevo più energia", ricorda Ross.
Si incontrarono di nuovo, tre settimane dopo, alla St.Patrick's Hall di Wangaratta. È stata una brutale partita a 10 round, di fronte a una folla quasi numerosa, che includeva un grande contingente di sostenitori di Kane.
"……….Uno degli incontri più sensazionali mai tenuti a Wangaratta", è stata la descrizione dell'incontro da parte dei media. '……..Quando l'ultimo round finì e l'arbitro Bob Rose mise la mano sulla testa di Colosimo, dozzine di persone saltarono sul ring. Elementi della folla erano critici nei confronti del verdetto..."
‘…….Kane, con il sangue che colava da diversi tagli sul viso, ha avuto difficoltà a farsi strada tra i tifosi di Colosimo per congratularsi con il campione della Riverina…..’
Era lo stesso Brian Kane, che, 20 anni dopo, fu ucciso a colpi di arma da fuoco al Quarry Hotel di Brunswick da due sicari in passamontagna; un'altra vittima delle guerre tra gangster.
Ross divenne noto per i suoi veloci pugni a due mani e per la sua implacabile aggressività. Ciò lo ha reso un vero piacere per la folla e uno dei preferiti del pubblico, da Melbourne, in tutto il Victoria e a Sydney, dove ha avuto diversi combattimenti nel 1963.
Uno di questi fu contro Billy Ebsworth, leggero di Canberra, molto quotato, al Sydney Stadium. Ebsworth ha iniziato un 6/4 favorito dai bookmaker, ma non è stato in grado di resistere a un torrente di pugni e Colosimo lo ha steso con un low-loop proprio nel terzo round. Ha provato ad alzarsi dal tappeto, ma è crollato all'indietro e l'arbitro Vic Patrick ha completato il conteggio.
Rossy ha apprezzato le sue apparizioni regolari in TV Ringside. Molti dei pugili con cui ha avuto a che fare sono diventati buoni amici e ne incontra alcuni quando lui e sua moglie Eileen partecipano alle riunioni dei pugili passati e presenti.
Il libro dei record mostra che ha avuto 62 incontri professionistici ufficiali, ma puoi più che triplicare tale cifra se conti i suoi combattimenti amatoriali e in tenda, le esibizioni e le gare non ufficiali.
Il suo unico rammarico era di non avere un manager. Le opportunità si presentavano a volte, quando la sua carriera era davvero fiorente. Forse aveva bisogno di qualcuno che sostenesse la sua causa; per aggiudicarsi quell'incontro fondamentale che lo avrebbe aiutato a salire la scala degli ascolti.
Ha avuto il suo ultimo incontro, all'età di 39 anni, quando ha eliminato Dale Beer a Wagga, ma non si è mai veramente separato dallo sport che ama.
Ha giocato un paio di stagioni con Beechworth e ha trascorso 16 anni, a intermittenza, lavorando con i calciatori Wangaratta. Dal 1974 al '88 aiutò Greta con il condizionamento.
Quando si ritirò, era il detentore del titolo in carica dei pesi leggeri Riverina, una cintura che vinse per la prima volta nel 1961.
Non è sicuro di chi sia il titolare: potrebbe essere ancora lui per quanto ne sa!
La mia scommessa è che l'esuberante Rossy Colosimo affronterebbe volentieri chiunque volesse lottare per quella corona: si godrebbe un altro bel colpo...

 Primiano Michele Schiavone